lunedì 28 febbraio 2011
MAHASHIVARATRI
Il 13mo o il 14mo giorno di ogni mese che segue la Luna Piena si dice sia Shivaratri, la sacra notte di Shiva. La più importante di queste notti, Mahashivaratri arriva nel mese di Magh (febbraio – marzo), quando le nebbie dell’inverno cominciano a lasciare spazio alla primavera. In questo giorno si celebra l’anniversario del matrimonio di Shiva e Parvati, quando lo yogi eremita si trasforma in capofamiglia e diventa parte del ciclo della vita.
Shiva è una delle poche divinità del pantheon hindu a essere adorato nella metà oscura del mese lunare. Questo periodo, quando la luna cala e gli dèi sono deboli, è ritenuto da molti come infausto. Demoni e fantasmi dominano il cosmo. Solo Shiva può dominare i loro poteri diabolici. E così a ogni Shivaratri, quando l’astro notturno assume la forma di mezzaluna, i devoti offrono preghiere speciali a Shiva.
Durante il Mahashivaratri il devoto deve rimanere sveglio tutta la notte cantando bhajan e kirtan per la gloria di Shiva. Non mangia e non beve, si nutre dei racconti su Shiva, del suo matrimonio e dei suoi molti atti eroici. Acqua fresca e profumata viene versata sul lingam e vengono offerte foglie di Bilva, bhang, latte e dolci fatti in casa.
Per spiegare l’origine della festa di Maha Shivaratri come la notte in cui il Lingam emerge da Shiva, vengono raccontate molte storie. Una di queste racconta che un uomo di un villaggio, che era un grande devoto di Shiva, un giorno si recò come di consueto nella foresta a raccogliere legna. Quando scesero le ombre della notte e l’oscurità pian piano avvolse la foresta, egli non riusciva più a ritrovare la via del ritorno. Spaventato dal terribile ruggito delle tigri che si aggiravano nel buio, si rifugiò tra i rami di un albero di Bilva. Passavano le ore, ma il povero uomo non trovava il coraggio di lasciare il suo rifugio. Per restare sveglio, iniziò a lasciar cadere a terra le foglie che staccava dai rami, recitando il nome di Shiva e così intento trascorse tutta la notte. Quando le prime luci dell’alba rischiararono la foresta, l’uomo vide che dove aveva lasciato cadere le foglie, era spuntato uno Shiva lingam: la sua profonda devozione lo aveva protetto dai pericoli e aveva prodotto la straordinaria apparizione.
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