
I suoni sono vibrazioni a cui viene dato di assurgere a forme definite. Il ripetuto cantilenare il nome del Signore costruisce gradualmente la forma, o la speciale manifestazione della divinità adorata (il Devata) e agisce come punto focale per concentrare la sua influenza, che poi penetra e diviene il centro della consapevolezza dell'adoratore.
Il Devata è la divinità che presiede al Mantra, il potere permeante, un aspetto molto personale di Dio. È la saggezza che scaturisce da una fonte più elevata ed è come un singolo raggio di sole, un raggio che viene isolato e a cui viene attribuito un nome in modo che il discepolo possa sviluppare un rapporto con un aspetto di Dio che è capace di capire e di adorare.

Il potere, la consapevolezza all'interno del Mantra, è Shakti, la Madre Divina, la Dea della Parola Pronunciata. L'aspetto maschile di Dio è energia in uno stato di equilibrio, l'aspetto femminile è energia dinamica che si manifesta come creazione.
C'è soltanto un'energia in tutte le cose create, e nel mantra l'energia è presente nella sua forma pura. La potenza del mantra viene liberata attraverso la ripetizione fino a quando l'individuo raggiunge il suo Devata e l'esperienza spirituale può avere luogo.
Mediante il costante ricordo o pensiero rivolto al mantra, la persona viene proiettata lontano dall'impatto di maya, il mondo illusorio; attraverso la ripetizione di queste parole di potere si raggiunge la meta del Mantra Yoga, che (come in tutti gli yoga) consiste nell'unione della coscienza individuale con la Coscienza Cosmica.
Mentre alcuni mantra invocano specifici Dei, i più importanti tra i mantra, come l'Om, Shanti, il Gayatri e altri, focalizzano colui che li pronuncia sulla realtà ultima delle cose.
Lo yagna che avrà luogo a Mozzecane sarà dedicato a Gayatri Devi.
1 commento:
Davvero molto bello!
Grazie!
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