sabato 30 novembre 2013

Babaji day 2013: un messaggio da Mahavatar


Io sono Babaji dal maestoso Himalaya, le sacre montagne poste come sentinelle eterne dell'Amore, della Devozione, della Verità e dell'eterna, Divina Volontà di unità. Così come le grandi montagne dell' Himalaya resistono attraverso le ere, la mia offerta di assistenza spirituale è eternamente disponibile. Vi chiedo sinceramente: SIETE PRONTI?

da Unity with the Divine




lunedì 25 novembre 2013

giovedì 21 novembre 2013

Satsang di Srimat Sukadeva Gosvami - parte quarta


D. C'è un detto popolare che recita :"Questa persona ha una grande forza che proviene dal suo Guru, questo è il motivo per cui è stato preservato da tutti i pericoli sul suo percorso." Come dobbiamo intendere questa "forza che proviene dal Guru"?

R. Vedi, di tutti i numerosi poteri del Signore ce n'è uno chiamato acarya shakti - attraverso questo potere Lui rivela la verità alle anime condizionate, che sono limitate da maya all'energia esteriore, e le fa volgere verso i piedi di loto del Signore. Il potere che spinge le anime condizionate sul sentiero della liberazione è chiamato acarya shakti o guru shakti. Questa acarya shakti è comunemente chiamata "La forza che proviene dal Guru". Guarda, questa guru shakti mantiene sempre il discepolo sul sentiero della sadhana. Maya cerca sempre la possibilità di inghiottire il sadhaka. Quando Maya porta sul sadhaka la profonda oscurità di una notte di luna nuova, allora il faro della shakti di Sri Guru o krpa di Sri Guru immediatamente comincerà a splendere alle sue spalle, allontanando davanti a lui tutte le tenebre dell'ignoranza e illuminando il suo cuore con la luce della consapevolezza. Perciò dovresti sapere che Maya, il divino potere esteriore dell'ignoranza, sta cercando continuamente di allontanarti dai piedi di loto del Signore e sta cercando di farti cadere dal sentiero della sadhana oscurando la tua consapevolezza. Ma quando un saldo potere sorge dentro la tua mente per fermare qualche vizio che si sta manifestando, allora dovresti riconoscere che la shakti di Sri Guru si è attivata dentro di te. Questa Guru shakti inconsapevolmente trattiene tutti i sadhaka e i discepoli che obbediscono completamente al Guru, sul sentiero della sadhana e poco alla volta li porta ad elevarsi. Ecco perchè ti dico che dovresti rimanere sempre fedele e grato a Sri Guru."

Tratto da Sri Suka Kata di Srimat Sukadeva Gosvami

lunedì 18 novembre 2013

Come un fiume...

Dì alla tua mente: "Senti, mente, Dio è vicino a me e io ascolterò solo quello che c'è nel mio cuore. Ascolterò solo quello che Dio vuole da me". E purifica la mente cantando il nome di Dio. Purificala pensando positivamente, prima di tutto riguardo a te stesso e poi riguardo alle persone che ti circondano. Così vedrai che il tuo cuore si aprirà e l'Amore incondizionato crescerà sempre di più. E' come un fiume quando nasce alla sorgente: è piccolo, ma via via che si avvicina al mare, cosa succede? Diventa sempre più largo perchè nel frattempo molti fiumi si sono uniti a lui. Sul tuo cammino spirituale la  Grazia scenderà sempre di più su di te  e sempre di più tu crescerai. E' questo che devi fare, andare avanti. Comincia a dire "NO" alla tua mente e rendila positiva.

Premavatar Sri Swami Vishwananda

Tratto da Just Love 2- The essence of everithing

giovedì 14 novembre 2013

Reportage dal viaggio in India con Premavatar Sri Swami Vishwananda

Eccoalcune immagini della salita di Swamiji  sulla collina Annamalai a Arunachala e la testimonianza scanzonata di Bhagyshri che è con Swamiji al pellegrinaggio : 

 '' La tappa successiva sulla nostra agenda era il trekking sull'Arunachala . Ci hanno detto che sarebbe stata una camminata di circa 3-4 ore e che non si sarebbe dovuti andare se si pensava di non farcela,  anche in segno di rispetto per il gruppo . Ma fortunatamente nessuno si è scoraggiato per questo consiglio e tutti si sono iscritti per andare . Così il nostro gruppo era molto vario: c'erano grandi e piccoli, magri, grassi, vecchi e giovani 
Siamo partiti alle 5 di mattina per evitare un pò il caldo . Abbiamo bevuto un chai al negozio all'angolo e poi abbiamo iniziato con Guruji e la guida davanti a noi. Guruji sembrava  un professionista , in pratica correva su  per la montagna , ha impostato un ritmo che per noi era duro.  E alla fine abbiamo rinunciato a cercare di tenere il passo (forse in fondo era il suo piano :) . Ma lui era lì ad ogni sosta che ci aspettava e  in qualche modo ci incoraggiava . "Dai Bhagyshri ! Hai 90 anni o  cosa ? ? ? " E così , era il nostro cheerleader . C'erano circa sei guide con noi ed erano davvero incredibili , portavano zaini pesanti , ci sostenevano in modo che non cadessimo, e anche, più tardi , hanno portato alcuni di noi .
Arunachala  è Shiva stesso, e così ogni passo che si fa su di lui è sacro. Quando siamo arrivati ​​in cima, sulla testa di Shiva, è stato davvero incredibile. C' erano grandi rocce piatte, annerite dalle Yagnas annuali che si tengono . Il vento era forte e il sole era caldo.Su una sporgenza in alto, c'erano le impronte di Shiva e siamo tutti riusciti fargli una piccola pooja. Swami è andato per primo, poi la guida e poi il resto di noi. Dopo  Swami si è seduto su una grande roccia a meditare, forse 15 minuti o più. Solo i capelli si muovevano nella brezza ed è stato veramente molto bello.

13 persone del gruppo sono rimaste sulla montagna e il resto di noi è sceso. E ​​abbiamo scoperto che salire era niente in confronto alla discesa. Con le gambe che tremavano per la stanchezza abbiamo cercato di scendere, senza precipitare dalla montagna.
A questo punto, le nostre guide sorprendenti sono diventate davvero straordinarie. Swamini Dayamati stava scendendo con molto coraggio, ma anche molto lentamente, così una delle guide, con indosso solo un piccolo dhoti, con le braccia magre ma forti, bagnato di sudore, si è inchinato umilmente alla nostra Swamini e le ha chiesto: "Posso portarti giù ? ". E Swamini Dayamati è stata  d'accordo, sapendo che era troppo lenta per il gruppo. Poi noi che eravamo davanti con Swamiji siamo rimasti scioccati nel vedere Dayamati che adesso era la più veloce! Il piccolo uomo addirittura ci ha sorpassato, saltando di roccia in roccia, mentre ci salutava.''
 Poi il gruppo si è recato a Kanchipuram, uno dei luoghi più sacri della terra per i devoti di Maa, quindi aspettatevi il reportage che arriverà molto presto!

martedì 12 novembre 2013


"Vivi nel mondo,
ma non lasciare che il mondo viva in te. Se tu permetti al mondo di vivere in te, allora Dio se ne andrà."

Premavatar Sri Swami Vishwananda

giovedì 7 novembre 2013

Satsang di Srimat Sukadeva Gosvami - parte terza


D. Tu dici che Sri Gurudeva perdona sempre ed è molto misericordioso. Non è soggetto alle offese del discepolo. Allora il discepolo avrà qualche conseguenza nel caso che abbia offeso in qualche modo  Sri Guru?

R. Vedi, quando il discepolo disobbedisce agli ordini di Sri Gurudeva  e si impegna in qualche attività ripugnante,  Sri Gurudeva sicuramente non si offenderà, dal momento che è molto misericordioso, ma se il Guru soffre a causa del cattivo comportamento del discepolo,  allora il discepolo ne subirà le conseguenze. Perchè dovrebbe offendersi?. Se tu corrompi la tua consapevolezza con le tue azioni, subirai la conseguenza di questo difetto. Se versi inchiostro o qualche sostanza puzzolente sul tuo vestito bianco o sul tuo corpo pulito, ne soffrirai le conseguenze su te stesso, non c'è bisogno di dirlo. Ecco perchè dico che anche se Gurudeva non si offende, tuttavia tu stesso subirai le conseguenze del tuo comportamento spregevole; perderai la pace della mente. Ma quando ti vedrà in questa misera condizione, il tuo Gurudeva sarà ancora più pieno di compassione nei tuoi confronti e cercherà ancora di più  di aiutare il tuo cuore a ritrovare la sua pace e l'appagamento spirituale.


D. Qualche volta è come se i piacevoli sentimenti del nostro cuore si inaridissero e sembra che non siamo più capaci di amare il nostro adorato Dio come vorremmo. Perchè succede questo e cosa dovremmo fare quando questo succede?

R. Guarda, quando vedi che non sei più in grado di amare il tuo adorato  Dio nel modo che vorresti, e quando non hai nessuna tangible esperienza trascendentale quando senti parlare di Lui o Lo ricordi, devi diventare consapevole che sei stato catturato da Maya e sei caduto fuori dalla coscienza di Dio. La condizione di bahirmukha della consapevolezza è un grande ostacolo al progresso sul cammino della sadhana. Quando si verifica questa condizione, devi andare ai piedi di loto di Sri Guru il più presto possibile e cercare di trascorrere tempo con i devoti parlando di argomenti che riguardano il Signore. Poi questa temporanea mondanità nella coscienza sarà distrutta e tu ti concentrerai più profondamente sul tuo Amato e sarai ancora più capace di amarLo come desideravi.

Tratto da Sri Suka Kata di Srimat Sukadeva Gosvami

venerdì 1 novembre 2013

Diwali: quella luce dentro di noi...


 La festività di Diwali è collegata a varie ricorrenze, ma viene celebrata soprattutto perché è il giorno in cui, nel treta yuga, ebbe luogo la incoronazione di Sri Rama dopo il suo ritorno vittorioso ad Ayodjya da Lanka dove aveva sconfitto il demone Ravana e le sue truppe, liberando la sua sposa, Sita, dalla prigionia.
Ayodhya era stata immersa nel buio per 14 anni per la mancanza di Rama, in esilio nella foresta. Senza lo splendore di Rama Ayodhya era la città del buio, mentre la foresta era piena di Luce. Il ritorno di Rama fu grandemente festeggiato dalla gente di Ayodhya come il ritorno della divina effulgenza e per questo celebrarono l’evento accendendo grosse lampade.
La festa comincia due giorni prima e culmina nel terzo giorno.
Dhanteras è il primo giorno di festa (due giorni prima di Diwali). In questo giorno c’è l’usanza, ed è di buon auspicio, comprare qualche utensile nuovo per la casa. La casa deve essere ripulita di tutto punto. I bambini comprano i petardi, le torce e le candele. Molto in uso sono piccole casette di fango al cui centro siede una immagine di Lakshmi. E’ anche d’obbligo comprare murti di Ganesha e Lakshmi che verranno utilizzate nella puja. Come è noto Ganesha viene venerato sempre per primo, ma il significato della festa è che Lakshmi, la divinità della ricchezza, farà visita nelle case piene di luci durante il giorno di festa.

La vigilia di Diwali si chiama Chhoti Diwali. In questo giorno Hanuman, il grande devoto di Rama, si recò volando ad Ayodhya per annunciare che Rama, Sita e Lakshmana sarebbero arrivati il giorno dopo.
Nella tradizione popolare durante la vigilia di Diwali, gli uomini di affari offrono ai propri loro dipendenti il mithai, un dolce tipico indiano ed aprono l’anno inaugurando un nuovo libro contabile.
Alla vigilia della festa è usanza fare visita a parenti e amici e per questo è molto importante che tutta la casa sia bene illuminata con torce ad olio, candele e lampadine (almeno una torcia è d’obbligo) e decorare la puja della casa con fiori freschi e foglie . Il posto d’onore, nella Puja, è riservato a Ganesha e a Lakshmi. Il giorno di Deepavali viene dedicato a Lakshmi nel suo aspetto di divinità della ricchezza: Dhanalakshmi.

Il terzo giorno della festa viene iniziato con un bagno purificatore da fare prima dell’alba, seguito da un massaggio con oli profumati. Questo rito è considerato molto propiziatorio ed è considerato alla stregua di un bagno nel Gange.
La puja viene ancora più decorata con fiori freschi e ghirlande di fiori vengono messe intorno alle statuette di Lakshmi e Ganesha. Le donne e i bambini fanno a gara a chi forma i disegni più belli (rangoli).
Sul piano simbolico la festa celebra il ritorno della ‘Luce’(Rama: colui che attrae per il suo splendore) nella sua casa di origine (il nostro corpo), dopo la sconfitta tutte le nostre cattive tendenze ( Ravana).