domenica 31 ottobre 2010

MAHA LAKSHMI ASHTAKAM cantato da Indra



Che cosa è lo Sloka

Lo Sloka costituisce una parte delle preghiere indù e può essere attribuito a divinità specifiche.

Lo Sloka è una potente preghiera che trasmette la dignità e l'onnipotenza di Dio. Gli Slokas descrivono Dio nelle Sue differenti forme. Coloro che sinceramente recitano questi versi e invocano mentalmente il nome di Dio, conquistano una mente ferma e pacifica.

Gli Shloka costituiscono parte degli ''stotra'', preghiere dedicati alle divinità e sono versi tratti principalmente dal Mahabharata e dal Ramayana, i grandi poemi epici della mitologia indiana.

Benefici nel cantare lo sloka di Lakshmi.

Colui che canta questo sloka con devozione vedrà soddisfatti tutti i desideri. Cantare questo sloka una volta al giorno distrugge tutti i peccati. Cantare questo sloka due volte al giorno porterà al devoto ricchezza e salute. Cantare questo sloka tre volte al giorno ti aiuterà a distruggere i nemici. Ti permetterà di ottenere l’immediata grazia di Maha Lakshmi.


MAHA LAKSHMI ASHTAKAM

Indra Uvacha: Namasthesthu Mahamaye Sreepeethe Surapoojithe Sankha Chakra Gada Hasthe Maha Lakshmi Namostute

Indra: io offro la mia adorazione a Maha Lakshmi, che simboleggia la grande illusione e che è adorata da tutti i Deva. Io venero Maha Lakshmi, che risiede in Sri Peetam e che porta Sanku (Conchiglia), Chakram (disco) e Gada (Club) in mano.

Indra Uvacha: Namasthe Garudaroodhe Kolasura Bhayankari Sarva Papa Hare Devi Maha Lakshmi Namostute

Indra: Offro la mia adorazione a colei che ha Garuda come suo veicolo e che era temuta dal demone "Kola". Io adoro Maha Lakshmi che distrugge ogni tristezza.

Ritornello: Om Mahadevyai Cha Vidmahe Vishnu-patnyai Cha Dhimahi Tanno Lakshmi Prachodayat

Om. Meditiamo sulla Grande Dea Sri Lakshmi, la consorte di Sri Maha Vishnu. Possa la splendente Maha Lakshmi Devi ispirare e illuminare la nostra mente con la saggezza.

Indra Uvacha: Sarvagne Sarva Varade Sarva Dushta Bhayankari, Sarva Duhkha Hare Devi Maha Lakshmi Namostute

Indra: Offro la mia adorazione a colei che è onnisciente, la donatrice di tutti i doni, colei che elimina tutti i nemici. Io adoro Maha Lakshmi, colei che rimuove tutte le afflizioni.

Indra Uvacha: Siddhi Buddhi Pradhe Devi Bhukthi Mukthi Pradayini Manthra Moorthe Sada Devi Maha Lakshmi Namostute

Indra: Maha Lakshmi conferisce grandi poteri, desideri, buon intelletto, divertimento e Liberazione. Io adoro Maha Lakshmi, che è la personificazione di tutti i mantra e che è sempre splendente e radiosa.

Ritornello: Om Mahadevyai Cha Vidmahe Vishnu-patnyai Cha Dhimahi Tanno Lakshmi Prachodayat

Om. Meditiamo sulla Grande Dea Sri Lakshmi, la consorte di Sri Maha Vishnu. Possa la splendente Maha Lakshmi Devi ispirare e illuminare la nostra mente con la saggezza.

Indra Uvacha: Adyantharahithe Devi Adi Sakthi Mahesvari Yogaje yoga Sambhoothe Maha Lakshmi Namostute

Indra: Maha Lakshmi è colei che è senza inizio né fine. Lei è l'energia primordiale e Maheswari. Io adoro Maha Lakshmi, che è stato creata dallo yoga e che sostiene la Sakthi yoga.


Indra Uvacha: Sthoola Sookshma Maharowdhre Mahasakthi Mahodhare Maha Pape Hare Devi Maha Lakshmi Namostute

Indra: Maha Lakshmi rappresenta le manifestazioni sia sottili sia grossolane della vita. Lei incute paura al male. Lei è la grande energia. Io adoro Maha Lakshmi colei che distrugge i più grandi peccati.

Ritornello: Om Mahadevyai Cha Vidmahe Vishnu-patnyai Cha Dhimahi Tanno Lakshmi Prachodayat

Om. Meditiamo sulla Grande Dea Sri Lakshmi, la consorte di Sri Maha Vishnu. Possa la splendente Maha Lakshmi Devi ispirare e illuminare la nostra mente con la saggezza.

Indra Uvacha: Padmaasana Sthithe Devi Para Bramha Swaroopini Paramesi Jaganmathar Maha Lakshmi Namostute

Indra: Maha Lakshmi, che ha il loto come suo seggio, simboleggia la realtà ultima. Io adoro Maha Lakshmi, che è Parameswari e la madre dell'universo.


Indra Uvacha: Svethambharadhare Devi Nanalankara Booshithe Jagat Stithe Jaganmathar Maha Lakshmi Namostute

Indra: adorna di candidi vestiti Maha Lakshmi Devi è ornata di gioielli. Io adoro Maha Lakshmi, che è l'onnipresente Madre Divina.

Ritornello: Om Mahadevyai Cha Vidmahe Vishnu-patnyai Cha Dhimahi Tanno Lakshmi Prachodayat

Om. Meditiamo sulla Grande Dea Sri Lakshmi, la consorte di Sri Maha Vishnu. Possa la splendente Maha Lakshmi Devi ispirare e illuminare la nostra mente con la saggezza.

Chopada-Puja: la puja alla Dea della prosperità.




Il terzo giorno della festa di Diwali è il giorno più importante della Lakshmi-Puja, che è interamente dedicato alla celebrazione della dea Lakshmi. Questo giorno è conosciuto anche con il nome di "Chopada-Puja" un rituale di adorazione e di riconoscimento dello splendore della dea Lakshmi, dea della ricchezza e della prosperità sia materiale che spirituale. La Lakshmi Puja è il miglior modo per compiacere la dea. Si crede che in questo giorno Lakshmi passeggi attraverso i campi verdi e indugi nei viottoli inondando di benedizioni e prosperità le persone che passano di là. Il rituale di adorazione per Lakshmi viene fatto la sera. Dopo la Puja vengono offerti alla dea tutti i dolci fatti in casa preparati per l’occasione.

La giornata di Lakshmi Puja cade la notte oscura della Amavasya. La leggenda raccontadi un ragazzino chiamato Nichiketa che credeva che Yam, il dio della morte, fosse nero come la notte oscura dello Amavasya. Si mise in cammino perché voleva incontare Yam di persona e quando ciò avvenne rimase perplesso vedendo il volto tranquillo e dignitoso di Yam. Alle interrogazioni di Nichiketa, Yam spiegò che solo passando attraverso le tenebre della morte, l'uomo vede la luce della più alta saggezza e solo allora la sua anima potrà sfuggire dalla schiavitù del suo corpo mortale e fondersi con il Potere Supremo, senza la cui volontà nulla al mondo si muove. Fu allora che Nichiketa capì il senso della vita mondana e il significato della morte. Tutti i suoi dubbi si dissolsero e Nichiketa potè partecipare con tutto il cuore alle celebrazioni di Diwali.

sabato 30 ottobre 2010

Choti Diwali

Il secondo giorno della celebrazione del Diwali in India è conosciuto con il nome di 'Choti Diwali' e viene celebrata con lo stesso fervore ed entusiasmo del giorno principale del Diwali.



La leggenda narra che il demone Narakasur, re di Pragjyotishapura, dopo aver rubato gli splendidi orecchini di Aditi, la dea Madre, rapì sedicimila fanciulle, figlie delle varie divinità, e le imprigionò nel suo harem.
Il giorno precedente Choti Diwali, il dio Krishna uccise il demone, liberò le ragazze e recuperò i preziosi orecchini di Aditi poi, in segno di vittoria, si cosparse la fronte con il sangue del demone.
All'alba del giorno successivo, al suo ritorno a casa, le donne lo accolsero preparando per lui un bagno rilassante e massaggiarono il suo corpo con oli profumati.
Da allora, l'usanza di fare il bagno prima del sorgere del sole nel giorno di Choti Diwali è divenuta una pratica tradizionale, soprattutto nello stato del Maharashtra.

Nell'India del sud, la vittoria del divino sulle forze del male viene celebrata con un rito molto particolare. Prima del sorgere del sole, viene preparato un miscuglio di 'kumkum' (una polvere rossa sacra agli Hindu) e olio. Poi, dopo aver spaccato un grosso frutto che simboleggia la testa del demone ucciso da Krishna, la mistura viene spalmata sulla fronte, dopodichè si usa fare un bagno profumato con essenza di sandalo.

Un'altra leggenda legata a Diwali è quella del Re Bali.
Bali, il re degli Asura, dopo una lunghissima e rigida ascesi, aveva ottenuto il dominio dei tre mondi (cielo, terra e inferno) ed aveva scacciato gli dei dal paradiso. Questi, come al solito, chiesero aiuto a Vishnù. Il dio apparve a Bali sotto le spoglie di un nano e chiese che gli venisse concesso uno spazio pari a tre dei suoi passi, per potervi meditare in pace.


Una volta che Bali ebbe acconsentito, Vishnu si trasformò da nano in gigante. Con il primo passo il gigante percorse la terra, con il secondo il cielo. A questo punto Bali, riconosciuto Vishnu, gli chiese, come atto di sottomissione, di posare il piede sulla propria testa. Trivikrama (nome del gigante che significa "colui che ha compiuto tre passi") acconsentì, gli pose il piede sulla testa e, perdonatolo, invece di schiacciarlo, lo spinse negli inferni dove Bali divenne il re.



Come ricompensa per la sua grandezza d'animo Vishnu gli concesse di poter tornare sulla terra una volta all'anno con il compito di accendere milioni di lumi e dissipare le tenebre dell'ignoranza con la radiosità dell'amore e della saggezza.
Da quel momento, Choti Diwali è divenuta la festa delle luci e il giorno dedicato alla preghiera per un futuro radioso.

giovedì 28 ottobre 2010

Diwali: la vittoria del bene sul male.


La storia di Diwali è piena di leggende che trovano le loro radici nelle scritture sacre indù, per lo più i Purana. Il tema centrale di tutte le leggende è celebrare la vittoria del bene sul male, anche se la modalità della loro presentazione ed i personaggi sono diversi. Simbolicamente le luci che si accendono durante il Diwali accendendo anche la luce della conoscenza dentro di noi, e le leggende che si perpetuano dai tempi antichi ci spronano a comprendere e riflettere sul significato di ciascuno dei cinque giorni di festeggiamenti e di portare queste riflessioni nella nostra vita quotidiana.
Diwali è la gioiosa celebrazione del trionfo del bene sul male. È la credenza popolare che i fuochi che fanno risplendere i festeggiamenti riducano effettivamente il male in cenere.

Dhanteras

I festeggiamenti effettivi partono da Dhanteras, che viene celebrato due giorni prima di Diwali. La parola “Dhan” significa ricchezza. La dea Lakshmi è venerata in questa giornata attraverso una Lakshmipujan, che viene eseguita non solo nelle case, ma anche in negozi e uffici.

Secondo un antico mito, Lakshmi, la dea della ricchezza, visita le nostre case nella notte di Diwali e si ferma per benedire le case che sono pulite e splendenti. Così all'avvicinarsi di questa festa tutte le abitazioni vengono accuratamente pulite, in attesa di accogliere le ricchezze e le benedizioni di Lakshmi. La Dea della prosperità materiale e spirituale sarà accolta da bellissimi ed allegri dipinti chiamati Rangoli posti sulla soglia di ogni casa, mentre all'interno sarà accolta da una serie di candele magiche, e lampade di carta che una volta accese fanno risplendere l’atmosfera della casa.

mercoledì 27 ottobre 2010

Dussera, la magnificenza e l'onnipotenza della dea Durga.


Il decimo giorno dopo il Navaratri è dedicato all’adorazione della dea Durga, che occupa una posizione molto speciale nel pantheon Hindu. Durga è la Shakti, l’energia cosmica che anima tutti gli esseri.
Secondo una leggenda Puranica collegata a questo giorno, il potente demone Mahisasur, vinse tutti gli dèi e il loro re, Indra, i quali, fuggiti, lasciarono alle spalle i loro regni. Chiesero quindi aiuto alla Trimurti, Brahma, Vishnu e Shiva. Venne deciso che l’unica soluzione era distruggere il demone, e così pregarono la Madre Divina Durga di fare il necessario. Dotata di armi letali, a cavallo di un feroce leone, la Dea, in tutta la sua tremenda maestà, vinse il maligno, senza tanti complimenti. Nel giorno di Dussera, dunque, si celebra la magnificenza e l'onnipotenza della dea Durga.

Nella maggior parte delle celebrazioni Hindu prevale la divinità maschile, come ad esempio Ganesh Chathurti, Krishnastami (Janmastami), Mahashivaratri, Ramnavami ecc, e anche quando vengono celebrate le divinità femminili, esse sono sempre ricordate come consorti di una divinità maschile: ad esempio Sita con Rama durante il Ramnavami, oppure Parvati con Shiva durante il Mahashivaratri. Ma durante il Navaratri la Madre Divina non è celebrata in quanto consorte di un dio maschile: anzi la Madre non ha consorte; Ella è totalmente indipendente ed è venerata per se stessa.

La storia della creazione di questa dea è molto interessante. Gli dei in cielo avevano deciso di creare un essere onnipotente che uccidesse il re demone Mahishasur che era pronto ad attaccarli. In quel momento una folgore abbagliante fuoriuscì dalle bocche di Brahma, Vishnu e Shiva e si trasformò in una ragazza bella e magnifica, con dieci mani. Poi tutti gli dèi la fornirono delle loro armi speciali. Quelle armi e armature sono molto artisticamente scolpite nelle sculture antiche di questa dea. L'immagine di Durga, la Madre Eterna che distruggere il demone Mahishasur su Chamundi Hills vicino a Mysore è il simbolo del confronto finale di un bisogno spirituale dell'uomo con le sue passioni Dushehra. La dea Durga rappresenta due forme di energia: una femminile, dolce e protettiva e l'altra feroce e distruttiva.

Significato spirituale

Dushehra è in memoria della distruzione dei vizi chiamati Ravana o maya. Questi cinque vizi sono:

Kama (Desiderio)
Krodh (Rabbia)
Lobh (Avidità)
Moh (Attaccamento)
Ahankaar (Ego)

Le Shakti come Durga, Saraswati ecc sono adorate come il ricordo della loro vittoria sui vizi. È importante notare che le armi mostrate nelle rappresentazioni della divinità sono solo simboli delle virtù che, praticate, sconfiggono i vizi. Queste Shiva Shakti vivono una vita di Purezza, Spiritualità e Divinità.

Dussera è considerato un giorno molto fortunato e propizio. Una credenza consacrata nel tempo afferma che ogni nuova avventura iniziata in questo giorno è destinata ad avere successo.

giovedì 21 ottobre 2010

ANCORA TOMBOLA!

Eccoci ad un nuovo giro di tombola la cui estrazione avverrà il 13 novembre.

E anche questa volta Guruji ci ha donato qualcosa di veramente speciale: i Suoi calzini indossati durante il Navaratri (e come Dakshini ci tiene a sottolineare: NON LAVATI!!!)



Anche il secondo premio è imperdibile: una t-shirt di Guruji.
Terzo premio: un CD da scegliere nel nostro shop.
Quarto e quinto premio: un libro FIRMATO DA GURUJI.

Vi ricordiamo inoltre che il super premio finale è la tunica di battesimo indossata da Guruji durante il Suo viaggio in Israele lo scorso anno!



Se volete partecipare ecco il regolamento: il biglietto costa 32 euro, da versare sul conto corrente di Bhakti Event GmbH, Frankfurter Sparkasse, Konto 200282891, BLZ 500 502 01, IBAN: DE295005 0201 0200282891.
Scrivete poi una mail a Dakshini: tombola@bhaktimarga.org avvisandola dell'avvenuto pagamento. Dakshini vi risponderà informandovi del vostro numero fortunato!

Non resta che comprare i biglietti...e come ha fatto Carlotta, parlare direttamente con la Madre Divina :)

BUON DIVERTIMENTO

mercoledì 20 ottobre 2010

L'abbraccio della Madre Divina

Non si può fare a meno di pensare che in questo ultimo periodo la fortuna stia baciando gli italiani che partecipano alla tombola di Shree Peetha Nilaya.
Dopo il mala di Guruji arrivato a Shankari, un'altro meraviglioso premio è ora in Italia, portato nel nostro bel paese grazie a Carlotta.

Durante il Navaratri, che Carlotta e Bhushan hanno trascorso qui con noi in Germania, si è svolta l'estrazione dei premi della lotteria: primo ambitissimo premio il sari indossato dalla Madre Divina durante tutto il Navaratri dello scorso anno. Il primo giorno di questa celebrazione Hindu, viene fatto indossare alla nostra Devi un sari rosso: lo indosserà durante tutti gli otto restanti giorni; infatti i sari di colori diversi richiesti per gli altri giorni vengono sempre posti sopra il primo.


Come detto, il premio era ambitissimo. L'estrazione si è svolta in cappella mentre nella tenda si svolgeva lo yagna. Scoperto il vincitore, Dakshini e la piccola Rukmini sono corse a dare la notizia alla vincitrice. Carlotta era in quel momento impegnata nel rituale del fuoco che sarebbe terminato nel giro di pochi minuti. Appena Carlotta si è alzata, Rukmini è corsa a consegnare il preziosissimo sari.



Dopo la gioia e la commozione di Carlotta e di Bhushan ci viene rivelato, con un pò di titubanza e tanto divertimento, il segreto della vincita! Carlotta, in dolcissima attesa di un bimbo che nascerà in marzo (si spera durante lo Shivaratri!) ha, nel corso dello yagna, "discusso" con la Madre Divina, promettendole che se il sari fosse arrivato a lei, vi avrebbe avvolto il bimbo appena nato: il primo abbraccio sarebbe stato quello della Madre Divina.

Come resistere ad una promessa simile? Come dire "no"? ed infatti la Madre non ha resistito.
Fortunata Carlotta che custodisce ora il preziosissimo sari; ma cosa dire del bimbo tanto atteso? Grazie alla sua mamma, riceverà ciò che tanti di noi anelano: essere coccolati nell' abbraccio della Madre Divina.

martedì 19 ottobre 2010

Vibuddhi in russia

Ieri Swamiji 'e partito per la russia.... Pritala ci ha mandato tre foto . Nella stanza dove Guruji dorme si e' materializato la vibhuddi su tre quadri durante la notte.



l' immagine di Narayana

un quadro di Jesu' Christo

BHAVANI ASHTAKAM



Bhavani Ashtakam
Jai Gurudev cari amici.
Per coloro che durante il Navaratri erano qui con noi, procurerà sicuramente grande gioia poter rileggere la bellissima preghiera di Adi Shankaracharya dedicata alla Madre Divina nell’aspetto di Bhavani, preghiera che ogni notte al termine delle cerimonie, cantavamo assieme a Guruji. Per coloro che invece non hanno potuto raggiungerci e commemorare la Madre Divina assieme a noi, leggere queste toccanti righe potrà dare un’idea dell’atmosfera e dell’energia che ci ha accompagnati durante tutti i festeggiamenti del Navaratri.

LA DEA BHAVANI
Nella mitologia Hindu Bhavani è considerata un aspetto della dea Shakti o Devi. È considerata “la donatrice della vita”, il potere della natura come la sorgente dell’energia creativa. È anche conosciuta come Karunaswaroopini, che significa “colma di misericordia”. Altri nomi con cui è conosciuta sono: Tulaja, Turaja, Tvarita e Amba

BHAVANI ASHTAKAM

Na thatho, na matha, na bandur na datha,
Na puthro, na puthri , na bruthyo , na bartha,
Na jayaa na Vidhya, na Vruthir mamaiva,
Gathisthwam, Gathisthwam Thwam ekaa Bhavani.

Non la madre, non il padre
non i compagni e non gli amici
non il figlio, né la figlia
non i servi, non il marito
non la moglie, e neppure la conoscenza
e nemmeno la mia occupazione
sono la mia vera dimora -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Bhavabdhava pare, Maha dhukha Bheeru,
Papaatha prakami, pralobhi pramatha,
Kam samsara pasa prabadha sadaham,
Gathisthwam, Gathisthwam thwam ekaa Bhavani.

Sono un codardo che non osa affrontare il dolore,
irretito dalla lussuria e dalla debolezza,
dall’avidità e dal desiderio,
e legato alla vita inutile che ho vissuto.
Nell’oceano della nascita e della morte -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Na Janaami Dhanam, Na cha dhyana yogam,
Na janami thathram, na cha sthothra manthram,
Na janami poojam, na cha nyasa yogam,
Gathisthwam, Gathisthwam thwam ekaa Bhavani.

Non conosco il modo di donare,
non so come meditare,
non sono versato nei riti
e non conosco le parole degli inni
non conosco la regola della devozione
e non ho praticato lo yoga -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Na janami Punyam, Na janami theertham,
Na janami mukthim, layam vaa kadachit,
Na janami bhakthim, vrutham vaapi maatha,
Gathisthwam, Gathisthwam, thwam ekaa Bhavani.

Non conosco come si acquistano i meriti
non conosco la strada del pellegrino
non conosco la via della salvezza
non so immergere la mia mente in Dio
non conosco l’arte della devozione
non conosco la pratica dell’ascesi, O Madre -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Kukarmi, kusangi, kubudhi, kudhasa,
Kulachara heena, kadhachara leena,
Kudrushti, kuvakya prabandha, sadaham,
Gathisthwam, Gathisthwam, thwam ekaa Bhavani.

Ho compiuto azioni malvage
e frequentato persone corrotte
col pensiero ho accarezzato il male
e ho servito cattivi maestri,
la mia genia è triste
i miei atti sono peccaminosi
il mio sguardo è malevolo
i miei scritti sono solo maleparole -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Prajesam, Ramesam, Mahesam, Suresam,
Dhinesam, Nisidheswaram vaa kadachit,
Na janami chanyath sadaham saranye,
Gathisthwam, Gathisthwam thwam ekaa Bhavani

Non conosco il creatore
non il signore del destino
non il signore degli esseri
non il signore degli dèi.
Non consoco il dio che reca la luce
e non conosco il dio che governa la notte
e nessun altro dio mi appartiene
O Dea, sempre mi inchino a Te -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Vivadhe, Vishadhe, pramadhe, pravase,
Jale cha anale parvathe shatru madhye,
Aranye, saranye sada maam prapahi,
Gathisthwam, Gathisthwam, thwam ekaa Bhavani.

Quando sono immerso nel conflitto
quando sono in preda al dolore
quando sono colpito da una disgrazia
quando sono lontano da casa
quando attraverso il fuoco o l’acqua
quando sono in cima a una montagna
quando sono circondato dai nemici
quando sono nel folto della foresta
O Dea, sempre mi inchino a Te
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Anadho, dharidro, jara roga yuktho,
Maha Ksheena dheena, sada jaadya vakthra,
Vipathou pravishta, pranshata sadhaham,
Gathisthwam, Gathisthwam, thwam ekaa Bhavani.

Nelle condizioni dell’orfano,
nella vita del mendicante,
nei dolori della vecchiaia,
dell’abbattimento della stanchezza,
nello stato che induce la pietà,
quando sono sommerso dai problemi,
quando verso in grave pericolo,
O Dea, sempre mi inchino a Te -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Bhavani.

Adi Shankaracharya

domenica 17 ottobre 2010

Siddhidatri, la benedicente.



Siddhidatri è la nona forma della Dea. E’ adorata il nono giorno di Navaratri. Siddhidatri ha poteri soprannaturali di guarigione. Ha quattro armi ed è sempre in un atteggiamento gioioso e incantevole di felicità. E’ a dorso di un leone. Siddhidatri benedice tutti gli Dei, i santi, gli yogi, i devoti come una manifestazione della Madre Divina. Nella “Devi Bhagvata Purana” si dice che il Signore Shiva la adorò e fu benedetto con tutte le sue Siddi ( i poteri soprannaturali). Attraverso le sue benedizioni la metà del suo corpo divenne femminile e l’altra metà maschile nell’avatar di Ardhnarishvara

Maha Gauri, colei che purifica.



E’ adorata l’ottavo giorno di Navaratri. Il suo potere è infallibile e immediatamente creativo. Nell’adorarla tutti i peccati del passato, del presente e del futuro vengono lavati via e i devoti sono purificati in tutti gli aspetti della loro vita. Maha Gauri è intelligente, pacifica e calma. Essendo stata a lungo nella profonda foresta dell’Himalaya la sua carnagione è diventata scura. Quando il Signore Shiva l’ha pulita con l’acqua del Gange il suo corpo ha riacquisito la sua bellezza e è stata riconosciuta come Maha Gauri, che significa molto chiara. Maha Gauri indossa abiti bianchi, ha quattro armi e cavalca un toro. La sua mano destra è nella posa di calmare le paure mentre l’altra mano destra porta un tridente. La mano sinistra alzata tiene un “damaru” (un piccolo tamburo), mentre quella in basso è nella posa di elargire doni ai suoi devoti.

giovedì 14 ottobre 2010

Kala Ratri, colei che fa il bene.




Questa è la settima forma della Madre Durga e viene adorata il settimo giorno di Navaratri. Ha la pelle scura, i capelli scarmigliati e un atteggiamento impavido. Una collana luccicante adorna il suo collo. Ha tre occhi che brillano luminosi e fiamme terribili che emanano dal suo respiro. La sua mano destra alzata sembra concedere doni ai coloro che la adorano, mentre quella in basso è nella posa di placare le paure. La sua mano sinistra alzata regge un arma di ferro e in quella in basso c’è un pugnale. E’ scura come la Dea Kali e tiene una spada scintillante nella mano destra per dare battaglia a tutti i demoni. Il suo gesto di protezione ci assicura la libertà dalla paura e dalle miserie. E’ anche conosciuta come Shubhamkari, colei che fa il bene.

mercoledì 13 ottobre 2010

Katyayani, avatar di Durga



La sesta forma della Madre Durga è conosciuta come Katyayani e viene adorata il sesto giorno di Navaratri.
La leggenda narra: c’era una volta un grande saggio di nome Kata, che ebbe una figlia di nome Katya. Kata era molto famoso e conosciuto nella linea dei santi. Egli si sottopose a lunghe austerità e penitenze per ricevere la grazia della Madre Divina. Desiderava avere una figlia sotto forma di una dea. Secondo i suoi desideri la Madre Divina accontentò la sua richiesta. Katyayani nacque a Kata come avatar di Durga.

Il più grande demone è l'orgoglio.

martedì 12 ottobre 2010

Skanda Mata, madre del Signore Kartikeya



Il quinto aspetto di Durga è noto come 'Skanda Mata' - la madre di Skanda o del Signore Kartikeya, che fu scelto dagli dei come loro comandante in capo nella guerra contro i demoni. Skanda Mata viene celebrata il quinto giorno di Navaratri. Ella è accompagnata da Skanda nella sua forma infantile. Skanda Mata ha quattro braccia e tre occhi, tiene Skanda da bimbo sul suo braccio destro e un fiore di loto nella mano destra che è leggermente sollevata verso l'alto. La mano sinistra inferiore è in posa a concedere doni di grazia, mentre anche nella mano sinistra superiore, sempre leggermente sollevata, regge un altro un fiore di loto. Skanda Mata ha una carnagione luminosa ed è spesso raffigurata a cavallo di un leone.

Navaratri 2010: Shailaputri Devi.

lunedì 11 ottobre 2010

Kushmanda, la creatrice dell'Universo.



Kushmanda è la terza forma della madre Divina ed è celebrata il terzo giorno del Navaratri. Il significato del nome “Ku-shm-anda” è il seguente: “Ku” = un po’; “ushma” = calore; “anda” = “l’uovo cosmico”. Ella è considarata la creatrice dell'Universo. L’universo non era null’altro che un vuoto colmo di oscurità, sino a quando la sua luce non si diffuse, come i raggi del sole, in ogni direzione. Kushmanda è spesso rappresentata con 8 o 10 braccia mentre cavalca un leone e regge armi nelle sue mani.

domenica 10 ottobre 2010

Chandraghanta, simbolo di coraggio.




La dea Chandraghanta è il terzo aspetto di Durga che viene celebrato il terzo giorno di Navaratri, per invocare pace, tranquillità e prosperità nella vita. Questa divinità ha sulla fronte una mezza luna o Chandra in forma di Ghanta o campana. È per questo il suo nome è Chandraghanta.
Chandraghanta è affascinante, ha una carnagione luminosa color oro e cavalca un leone. Ha dieci mani, tre occhi e nelle mani regge delle armi. Chandraghanta è simbolo di coraggio e possiede forza tale da permetterle di combattere nella battaglia contro i demoni.

sabato 9 ottobre 2010

Brahmacharini Devi, colei che pratica l'austerità




Il secondo giorno del Navaratri viene celebrata Brahmacharini Devi, la seconda forma della Madre Divina. Brahmacharini significa colei che pratica l'austerità. Ella ci illumina nella magnifica incarnazione di Durga colma di grazia divina e grandi poteri. Brahmacharini Devi regge un rosario nella mano destra e un recipiente d'acqua nella mano sinistra. Ella dona felicità, pace, prosperità e grazia a tutti i devoti che seguono il suo culto. Colma di beatitudine e di felicità, Brahmacharini Devi è la via per l'emancipazione-Moksha (liberazione)

venerdì 8 ottobre 2010

Shailaputri, la figlia delle montagne.




Shailaputri significa, letteralmente, “figlia della montagna”. È conosciuta anche come Sati Bhavani, o Parvati Hemalati, la figlia di Hemavana, re dell’ Himalaya. Lei è la prima che viene celebrata tra le Navadurgas. Il suo culto si svolge il primo giorno di Navaratri, le nove notti divine. Incarnazione del potere di Brama, Vishnu e Shiva, Shailaputri cavalca un toro e regge tra le mani un tridente, simbolo di Shiva, ed un fiore di loto.

mercoledì 6 ottobre 2010

Riconoscere la Madre Divina



Fra pochi giorni inizieranno qui a Shree Peethe Nilaya i festeggiamentei del Navartri: per nove notti celebreremo la Madre Divina in tutte le Sue differenti forme.

Per cominciare ad entrare nell'energia dei festeggiamenti, nei prossimi giorni pubblicheremo alcuni estratti di discorsi di Guruji sulla Madre Divina.


"Tutti i giorni ricevete il Darshan del Divino, in ogni persona che incontrate. Con ogni lavoro che fate, state servendo il Divino, e se dite a voi stessi: "Sì, vedo la Madre Divina tutti i giorni in ogni essere" allora vedrete la Madre Divina in ogni essere.

Questo mi ricorda qualcosa che è successo a mio cugino: una volta gli apparve la Madre Divina nella forma di Kali ed ebbe il Darshan della Madre in quella forma.



Conoscete Kali: Ella appare terrificante al mondo esterno, ma al suo interno è molto dolce. Quando mio cugino vide la Madre in questa forma, si spaventò molto. Ma la Madre gli disse: "Perché hai paura? Io sono la Madre, non c'è bisogno di aver paura di me". Lei lo benedisse e disse:" Domani verrò a te, ma tu dovrai riconoscermi."
Mio cugino preoccupato mi chiese: "Come farò a riconoscerla??" Io risposi:" L'ha detto a te. Tocca a te a riconoscerLa. Se ti dico come fare, non avrai la possibilità di passare la prova." Ma gli diedi comunque un suggerimento: "Inchinati a tutte le signore che si incontrerai".
"Questo è veramente un compito immenso! Ti immagini quante Matajis incontrerò domani?" mi rispose.
In realtà questa era una prova semplice. Dalla mattina fino a tarda sera mio cugino si inchinò ad ogni Mataji che incontrava, anche sulla strada. Vi dico che fu davvero molto divertente vedere le reazioni delle persone. Alla fine della giornata la Madre tornò ed Ella era molto felice di lui e gli disse: "In effetti hai superato il test. Tu mi hai vista in tutte le madri e hai ricevuto la mia benedizione."
La Madre era venuta in forme differenti e aveva dato la Sua benedizione.
Quindi non si sa quando il Divino verrà a voi e in che forma il Divino verrà. Nella nostra mente pensiamo che il Divino debba venire solo nella forma in cui ci immaginiamo. No, Lui non verrà mai in quella forma.
Nel vostro Sé interiore, il vostro cuore dovrebbe sempre riconoscere la Madre Divina."

domenica 3 ottobre 2010

TOMBOLA!

Dopo la fortunata vincita di Shankari, che ora custodisce a casa il bellissimo mala di Guruji, ecco qui i premi della prossima estrazione della Danya Lakshmi Tombola che avverrà prestissimo e cioè il 14 ottobre.

Primo premio il bellissimo sari rosso che lo scorso anno la divinità Devi ha indossato durante tutto il Navaratri.



Il premio finale è qualcosa di veramente speciale! Come sapete tutti i biglietti acquistati parteciperanno all'estrazione di un super premio finale: Guruji ha donato la tunica che ha usato per il Suo battesimo durante il Suo viaggio in Israele lo scorso anno...non credo ci sia bisogno di aggiungere parole.




Quello che posso dirvi è che ho avuto l'onore di aiutare Dakshini per le foto dei premi sopra descritti e quindi posso testimoniare la bellezza del sari e la bellissima energia della tunica di Guruji. Non contenta della benedizione dell'aver tenuto tra le mani i preziosissimi premi, ho deciso di comprare un biglietto e sperare nella "fortuna"...

Se volete partecipare ecco il regolamento: il biglietto costa 32 euro, da versare sul conto corrente di Bhakti Event GmbH, Frankfurter Sparkasse, Konto 200282891, BLZ 500 502 01, IBAN: DE295005 0201 0200282891. Scrivete poi una mail a Dakshini tombola@bhaktimarga.org avvisandola dell'avvenuto pagamento. Dakshini vi risponderà informandovi del vostro numero fortunato!

BUON DIVERTIMENTO!

Guruji in Kenya

venerdì 1 ottobre 2010

Kenia

Gli ultimi giorni Guruji era in Afrika, Kenia...
Li' i devoti sono molto attivi a fare seva. L' ultimo viaggo era dedicato ai bambini disabili, e questa volta era dedicato agli animali torturati e elefanti orphani...

Aggrapparsi al Divino



Dov’è l’amore, dov’è la vera felicità? Notate che intendo la vera felicità, perché spesso noi simuliamo la nostra felicità, l’essere umano simula di essere felice, fa finta di essere felice ma dentro di sé in realtà non lo è. Questa è la felicità che dovete trovare. E la troverete quando deciderete di cambiare certe cose dentro di voi. Questo significa aggrapparsi al Divino.

Il primo passo è: ci sono centinaia di nomi di Dio. Prendete qualsiasi nome a cui voi vi sentite più vicini. Cantatelo. Questo costruirà la vostra vicinanza a Lui. Più canterete e più sentirete che la Divinità a cui state cantando si sta rivelando dentro di voi.
È come quando volete conoscere qualcuno; dovete essere vicino a questa persona, dovete interagire con questa persona, non potete dire di conoscere una persona dopo esserci stata assieme solo un giorno. Più starete con questa persona più la conoscerete e più questa persona conoscerà voi. La stessa cosa con il Divino. Più cantate il nome di Divino e più il Divino si rivelerà a voi. Più lo percepirete. E più lo vedrete. E più sarete il vostro Vero Sé. Perché il Divino è il Vero Sé. L’Atma, la vostra Anima è parte di Lui.
Anche quando non possiamo parlare dell’Anima…Gli abbiamo dato diversi nomi, Atma, Anima, Spirito…ma in realtà cos’è? Sapete cos’è?

Risposta: energia.

Sì è energia, ma cos’è l’energia?

Risposta: luce, amore…
Dio…

Sì, va bene, ma in realtà non la conoscete sino a quando non si rivela a voi. E questo è lo scopo della vita: realizzare il vostro vero Sé. E risvegliare il vostro potenziale, non rimanere nelle limitazioni. Se volete rimanere nelle limitazioni, le limitazioni giocheranno con te. Questa è maya. E lei vi farà danzare. Ma se volete andarvene dalla sua presa, allora il vostro vero Sé si rivelerà. E lei non avrà più potere su di voi.