martedì 15 marzo 2011

NARAYANA


Narayana Hari OM: cantare questo mantra riempie l’anima di beatitudine per chi si sintonizza con le vibrazioni di Narayana, l’Essere Supremo. Cantare qualsiasi Nome Divino che sentite profondamente all’interno del cuore vi collegherà con il Divino e vi porterà gioia. Quindi cantate il nome che amate e inviatelo nella creazione, e l’amore tornerà a voi più volte, raddoppiato. Non trattenete l’amore quando lo ricevete, ma piuttosto condividetelo all’esterno, nella creazione; ciò sarà di molto beneficio sul vostro cammino spirituale. –Babaji

lunedì 14 marzo 2011

La Saggezza dell'Amore - Mahavatar Babaji



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sabato 12 marzo 2011

Ciò che veramente siete: Amore Divino incarnato nella forma fisica.


I venti del tempo si stanno esaurendo per l'elite del pianeta Terra. Il tempo si rinnova, per Divino Decreto dall'Alto. Ci sono energie che sono state rilasciate attraverso i due Hiranyagarbha Lingam d’oro, evidenziate dalla natura Divina in Sri Swami Vishwananda, che porteranno, a tempo debito, l’Età dell’Oro di pace e abbondanza dell'Amore Divino per tutti. Poi l'elite privilegiata, come noi la conosciamo, scomparirà dall’esistenza. Prendete nota di questo, miei Chelas del Tempo Terrestre. Prendetene atto, e siate coloro che aiutano a determinare questa grande opportunità per l’umanità in generale, essendo ciò che veramente siete: Amore Divino incarnato nella forma fisica. Che questo sia il vostro obiettivo: ogni vostro pensiero e azione diventi uno con l'eternità, con Dio, l’Entità Divina Senza Forma da cui voi siete scaturiti in realtà e coscienza.

Lasciate che sia in Verità e Luce.

Io sono Babaji, colui che vi protegge, sempre.

(chela: discepolo, studente)

Dimenticate la mente


venerdì 11 marzo 2011

SRI SWAMI VISHWANANDA IN ITALIA - Maggio 2011



PROGRAMMA

Venerdì 27 Maggio 2011

ore 14.30 OM Healing
ore 19.00 SATSANG

Sabato 28 Maggio 2011


ore 11.00 GAYATRI YAGNA

Domenica 29 Maggio 2011


ore 10.00 DARSHAN

Per tutti gli eventi è obbligatoria la registrazione.

Per info:
Ruchita - ruchita@bhaktimarga.org
oppure
Shankari - cell. 0039 333 2946629

Luogo presso cui si svolgeranno gli eventi:
Centro Dimensione Energia
via 1° Maggio n. 13
37060 Mozzecane - Verona
Italia

Immergersi nell'Amore Divino


http://vishwananda4u.wordpress.com/

mercoledì 9 marzo 2011

La Saggezza dell'Amore - Sri Swami Vishwananda


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Sri Swami Vishwananda spiega il significato dei 2 Hiranyagarbha Lingam

Il dolore di Shiva



Shiva raccolse il corpo Sati e uscì dalla sala sacrificale. Non poteva pensare di cremarlo: il corpo era tutto ciò che aveva che gli ricordasse la sua amata. Si rifiutava di dividersi da esso.
Sconvolto, vagava attraverso il cosmo con il cadavere di Sati fra le braccia, le lacrime scorrevano sul suo viso. I suoi Gana lo seguivano in silenzio, non sapendo come consolare il loro signore. Il suo grido lamentoso affliggeva le galassie e stordiva gli dèi.
"Tutto ciò deve finire", disse Brahma "altrimenti il cosmo intero sarà sommerso dall’agonia di Shiva"
Vishnu alzò il dito, fece vorticare il suo potente disco, il chakra Sudarshana, e lo fece volare. I suoi bordi affilati tagliarono il corpo di Sati in 108 pezzi. Questi caddero in diverse parti del Jambudvipa, in India, che divenne shaktipithas, il santuario di Sati.
Sparito il corpo, non vi era più nulla che ricordasse Sati.
Shiva ne aveva abbastanza della vita. Si isolò nuovamente nelle grotte ghiacciate dell'Himalaya. E ancora una volta divenne un recluso.
Ma la Madre Divina, incarnazione della materia, non è mai stabile. Ella è costantemente in uno stato di flusso. La sua morte sarebbe stata solo una trasformazione; Sati sarebbe tornato in un'altra forma. Gli dèi lo sapevano. Shiva anche.

martedì 8 marzo 2011

Gli occhi di Narayana



Il Mahashivaratri del 2011 con Sri Swami Vishwananda sarà ricordato come il più straordinario e il più di buon auspicio. E soprattutto sarà per sempre associato alla rara nascita, il 2 e il 3 marzo, di due Lingam Hiranyagarbha d’oro.
"Hiranya" significa sostanza incorruttibile o d'oro e "garbha" significa utero, uovo o si riferisce alla parte interna di qualche cosa. Così, il Lingam Hiranyagarbha è conosciuto come l'uovo d'oro, il più importante di tutti i Lingam e la sua apparizione fisica è estremamente rara. E ancora più raro - di fatto non esiste alcun resoconto noto di un tale evento nella storia recente - è la comparsa contemporanea di due Lingam Hiranyagarbha.

Sri Swami Vishwananda: "Questi sono i due occhi di Narayana. Essi simboleggiano l'unità della forza dei due emisferi del mondo e dell'universo, che è governata da queste due energie cosmiche, la femminile e la maschile, e che permette che tutto entri in manifestazione. I due Lingam simboleggiano queste due energie cosmiche: Shiva-Shakti, Lakshmi-Narayan, Brahma-Vishnu. Il Signore Narayana ci dimostra che tutto è presente dentro Lui. Il Creatore, il Protettore e il Distruttore è solo Lui. Il grande 'Io' è solo Lui. Non vi è alcun 'Tu' ... non esiste niente altro che non Egli Stesso.”
Swami spiega che è solo a causa del nostro orgoglio e del nostro ego che pensiamo di essere noi stessi gli esecutori.

"Identificate voi stessi con lo spirito più alto della energia cosmica che è dentro di voi. Questo vi aiuterà a bruciare tutto il vostro karma negativo, l'orgoglio e l'ego, e ciò vi porterà verso il vostro vero Sé. Eseguite la Manas Puja ("adorazione nella mente") dentro la vostra mente. Lasciate che la vostra mente trascenda la dualità di ciò che vedete. Lasciate che si fonda nel sublime e sappiate che è solo Lui che esiste dentro di voi. Fatelo attraverso la mente. È molto difficile controllare la mente, ma non impossibile. Quando sedete in meditazione, guardate il Lingam dentro e fuori di voi. "

La presenza del Lingam Hiranyagarbha, per non parlare di due, non è solo una grande benedizione per coloro che sono presenti al momento della sua nascita, ma anche per il mondo intero, un atto del Padre Cosmico, che si prende sempre cura dei propri figli .

Il Lingam Hiranyagarbha, secondo la Srimad Bhagavatam, è la creazione primordiale di Dio, la Volontà di Dio stesso; l’Anima di Narayana in tutto e per tutto.
"Anche se sembra così piccolo, ha al suo interno l'intero universo. Anche se al di fuori sembra piccolo, siamo tutti dentro di esso."

Molti devoti che sono venuto a Shree Peetha Nilaya, Springen Germania, il 3-4 marzo 2011 per celebrare la Grande Notte di Shiva, hanno trascorso tutta la notte cantando il Nome Divino per risvegliare la Coscienza Divina e l'Amore dentro Se Stessi, per risvegliare Shiva e Lord Pandurenga. Molti hanno pregato tutta la notte, una notte che offre la grazia di Dio come nessun altra notte durante tutto l'anno.
"L'umiltà del Cuore è ciò che fa accadere le cose. Egli si rivelerà a voi. Dimenticate la mente".

SHIVAYA NAMAH OM, PANDURANGA HARI HARI PANDURANGA HARI HARI PANDURANGA VITTALA VITTALA PANDURANGAAAA!!

sabato 5 marzo 2011

Materializzazione dei Hiranyagarbha Lingam d'oro

Per la prima volta in video l'evento unico della materializzazione dei due Hiranyagarbha Lingam d'oro durante il Mahashivaratri

L'ira di Shiva


La notizia della morte di Sati sconvolse Shiva. Presto arrivò il dolore. Shiva si strappò i capelli e li lasciò cadere a terra per creare il feroce Virabhadra e la crudele Bhadrakali. "Andate ad annientare quel luogo – distruggete il fuoco sacro, avvelenate le acque, inquinate l'aria e uccidete gli dei. Mi hanno privato della mia Sati, che essi siano privati della loro vita ".


Virabhadra prese il suo tridente e convocò l’esercito, un'orda urlante di fantasmi, goblin, mostri, demoni e spiriti - i gana di Shiva. Marciarono verso la sala sacrificale di Daksha allietati dalla grida acute di Bhadrakali. La paura si risvegliò nel cuore del cosmo. Con un virulento grido di guerra Virabhadra e la sua orda selvaggia discese sulla scena del sacrificio. In mezzo al terrore dei presenti, distrussero il palazzo e uccisero tutti. Bhadrakali trascinò Daksha per i piedi verso l'altare sacrificale. Virabhadra sollevò la scure e decapitò il Prajapati. Poi Bhadrakali usò le teste degli dèi come perle per sua ghirlanda.





Solo al termine di questa strage la furia di Shiva si placò. E rimase solo il dolore.
Quando Shiva entrò nella sala sacrificale di Daksha, sorse in lui la pietà, Karuna. I sopravvissuti si gettarono ai suoi piedi e chiesero grazia. Shiva sorrise. Immediatamente una brezza profumata si diffuse sul luogo. Gli dei morti risorsero come svegliandosi da un sonno profondo. Le loro ferite si rimarginarono, le ossa rotte si ricomposero, gli arti mancanti si rigenerarono.
Shiva trovò il corpo decapitato di Daksha e lo riportò in vita, sostituendo la sua testa con quella di una capra.
Daksha fu sopraffatto dalla generosità di Shiva. Il Prajapati cominciò a cantare la generosità di Shiva. "Tu sei Shankara il Benevolo, un Dio re". Tutto si ricompose, tutti ripresero vita.
Solo Sati era morta.

venerdì 4 marzo 2011

Il sacrificio di Sati


Sati lasciò il palazzo di Daksha e seguì Shiva ovunque lui andasse: su colline solitarie, lungo pianure desolate, fitte foreste, nei luoghi di cremazione. In compagnia di Shiva non sentiva la mancanza del padre o della sua casa natale o della società. Shiva in un primo momento la ignorò. Si rendeva appena conto della sua presenza. Ma a Sati non importava. Lei lo seguiva senza aspettarsi nulla in cambio, contenta di essere al suo fianco. La sua forza d’animo e la sua pazienza, la sua serena determinazione di voler stare con il proprio consorte, il suo carattere altruista e la sua personalità raggiante - tutto di lei compiaceva Shiva. Ed egli si innamorò.

Daksha nel frattempo aveva organizzato un grande yagna. Tutti erano stati invitati a eccezione di Shiva. "Penso che sia una svista. Andiamo comunque " disse Sati
"No, Sati, non essere un ospite non invitato"
Ma ella decise di andare comunque. Vestita con le sue migliori vesti arrivò nella sala sacrificale. Intorno al fuoco sacro sedevano tutti gli dei, i saggi, le divinità provenienti da ogni piano di esistenza. Nessuno si alzò per salutarla. Anche suo padre non sembrava particolarmente contento di vederla.
"Ne hai avuto abbastanza di quel tuo marito vagabondo?"
"Mio marito non è un vagabondo. Egli è uno yogi, consapevole di tutti i cosmi " rispose Sati in difesa di Shiva
"Se egli è un tale saggio, come mai non conosce le regole di base della società? Guarda il modo in cui vive, i vestiti che indossa, le compagnie che frequenta "
"La società è una creazione artificiale dell'uomo. Il mio Signore è uno con la Natura, Egli è il Signore delle piante, il Signore degli animali".
"Signore degli animali! Lui stesso è un animale. Senza casa, senza famiglia, senza decenza, senza decoro "
Gli invitati allo yagna cominciarono a ridere. Ed improvvisamente tutto divenne chiaro: Sati si rese conto che lo yagna era un elaborato rituale volto a insultare il suo Signore. L'umiliazione era troppo grande da sopportare. La morte le sembrò un'alternativa migliore alla vergogna.
Sati si sedette a terra, la sua mente fissa su Shiva. Prese il controllo del respiro, accese il suo fuoco interiore, prana agni, e lasciò che questo la consumasse completamente.

giovedì 3 marzo 2011

SECONDO HIRANYAGARBHA LINGAM



Oggi pomeriggio verso le 15,30 Sri Swami Vishwananda ha manifestato un secondo lingam d'oro, Hiranyagarbha Lingam. Guruji ha detto che entrambi sono Narayan stesso e che rappresentano le 2 forze che governano i mondi. Ha esortato a uscire dal nostro orgoglio e dal nostro ego e a trascendere la dualità in cui questi ci costringono. Ci ha ricordato che nulla avviene se non tramite Narayan, Egli/Lei è Colui/Colei che sempre agisce attraverso di noi.
Alle 18 riprenderanno le celebrazioni di Mahashivaratri.

mercoledì 2 marzo 2011

MAGNIFICO SHIVA



Questa sera verso le nove, in presenza di poche persone che si trovavano nel tempio,prima dell'inizio delle celebrazioni del Mahashivaratri, Guruji ha materializzato il Hiranyagarbha Lingam, il Lingam d'Oro, l'Uovo Cosmico.



Dopo aver eseguito la puja, Guruji ha benedetto singolarmente ogni persona presente, ponendogli sul capo il magnifico Lingam d'Oro. Il Hiranyagarbha Lingam resterà nel tempio per i prossimi tre giorni poi si smaterializzerà.
Dopo una breve pausa, alla mezzanotte di oggi ricominceranno le celebrazioni per lo Shivaratri.

Sati, incarnazione degli elementi e delle energie della Natura


Era il tempo in cui cosmo ruotava attorno al monte Mandara. Sulla sua cima Shiva sedeva in serena meditazione, indifferente al mondo, al di là di ogni samsara.
Shiva era felice di essere al di fuori dal ciclo della vita. Brahma no.
"Se ogni creatura sulla terra rinunciasse al mondo, come Shiva, l’Universo cesserebbe di esistere. Questo non deve succedere."
Brahma decise di rivolgersi a Vishnu, il preservatore cosmico, per chiedere aiuto. "Dobbiamo trovargli una sposa" rispose Vishnu "qualcuno che lo porti nuovamente dentro le vie di questo mondo".
"Per la sopravvivenza della società, la ricerca della moksha, la liberazione spirituale, deve essere integrata con la realizzazione del dharma, il dovere nel mondo. Il sentiero della moderazione, dello yoga, deve essere bilanciata con la gioia del piacere, bhoga. Shiva insieme alla sua consorte genererà il sentiero di mezzo tra la partecipazione, bhukti, e la rinuncia, mukti ".
Brahma fu d’accordo. "Ma dove possiamo trovare una donna che corrisponda a Shiva in spirito e forza?” chiese Brahma
”Ho già trovato Colei capace di ciò - la Madre Divina stessa” rispose Vishnu.
“E’ vero!Chi meglio di lei? Lei è la personificazione di Prakriti, l’incarnazione degli elementi e delle energie della Natura. Ma Lei sarà d’accordo? “
”Lo è già ... guarda, ha già preso corpo in casa del Prajapati Daksha come sua figlia più giovane, Sati “

Il Prajapati Daksha era il signore della civiltà, samaj. Aveva formulato l’ordine tradizionale. Le sue figlie erano le mogli degli dei e i loro figli erano andati a popolare il mondo intero.
La sua figlia più giovane, Sati, era molto speciale, una manifestazione della Madre Divina stessa. Sarebbe stata la moglie perfetta per Shiva, disse Vishnu. Brahma era d’accordo.
Vi era un solo problema: Daksha stesso.

A prapajati Daksha Shiva non era mai piaciuto. Shiva era Ekavrataya, un eremita eterotodosso, che viveva con le sue regole, non sempre accettabili per la società tradizionale. Rifiutava di conformarsi alle regole del mondo. In qualità di custode della civiltà, Daksha riteneva tutto ciò sovversivo.
Ma il motivo per cui Daksha non sopportava Shiva era molto semplice: con il suo comportamento Shiva non compiaceva l’ego di Daksha. "Non mi rispetta, né mi manca di rispetto. È come se io non esistessi, come se io non vessi importanza!" Pensava Daksha.
Ma la questione era ormai fuori dal suo controllo. Sati era già innamorata di Shiva e aveva preso la decisione di sposarlo.

“Come posso sposarla?” si lamentò Shiva quando Vishnu gli fece la proposta: "Io ho rinunciato al mondo" disse. Ma nello stesso tempo non poteva ignorare l’intensità dell’amore di Sati per lui.
La figlia del Prajapati aveva abbandonato i piaceri della società per stare con lui. Viveva come un'eremita, da sola, nel cuore della foresta, sopravvivendo con frutta e radici, compiendo austerità terribili, tapas, esigendo un incontro con il Signore eremita.

"Perché mi vuoi sposarmi?" le chiese Shiva.
"Perché senza di me sei incompleto e io sono incompleta senza di te"
"Ma non ho nulla da offrirti"
"Io non chiedo nulla, se non te"
”Io non posseggo né proprietà né kula, lignaggio, né desidero alcuno"
"Io ti accetto per quello che sei, non per quello che hai"
"Io osservo la società, non vi partecipo"
"Io vorrei osservarla con te"
La determinazione di Sati impressionò Shiva che alla fine l’accettò come moglie.
Brahma e Vishnu gioirono di questa decisione. Il cerchio della vita era completo: Shiva era ora diventato un altro ingranaggio nella ruota dell'esistenza.
Ma una persona non era contenta: Daksha…