Ecco il report del week end trascorso dai devoti di Bari con Swami Pranavanada e Indrani e Antonio, responsabili italiani dei bhajan:
"É molto difficile affidare i
sentimenti alle parole, è ancor più difficile spiegare questi
sentimenti a distanza rendendo partecipi gli altri. Ci proveremo...
Venerdì 26 nel primo pomeriggio un
gruppo di devoti ha accolto Swami Pranavananda sul portone della casa di
Pustadakarini e subito è scattata la simpatia per il nostro Swami
italiano, che ci ha messo a nostro agio con un bel sorriso.
Il pranzo insieme a lui è stato un
intrecciarsi di battute, insegnamenti, degustazione dei piatti
tradizionali pugliesi preparati dalle nostre devote, e ha messo tutti
di buon umore. Pensavamo che Swami volesse al termine del pranzo
riposarsi un po' dopo il viaggio, ma non lo conoscevamo bene. Infatti, al
termine del pranzo, ci siamo rimessi in auto, destinazione Basilica di S. Nicola,
il luogo dove riposano le ossa del Santo trafugate (per questo tipo
di furti si parla di "traslazione" che è un termine che
santifica l'azione) da marinai baresi intorno all'anno mille e cento.
L'atmosfera della cripta è stata
subito avvertita dal nostro Swami e da tutti noi: ventate di amore e
devozione, ci hanno permesso di riunirci in unità trascorrendo dei
momenti sereni. Swami Pranavananda ci ha anche consigliato di andarci
più spesso, perché quel luogo è straordinario.
Il giorno successivo, sabato, presso
l'Una Hotel Regina di Noicattaro, vicino Bari, nel nuovo tempio, Swami è
stato accolto da Umberto ed Alessia, i proprietari. E' subito cominciato il seminario per le prove dei Bhajan,
tenuto da Indrani e Antonio. Dopo un'introduzione di Swami
Pranavananda, Indrani con amore attento, ci ha spiegato
sostanzialmente che cantare i bhajan è impegno e studio costante e
non improvvisazione. A questo scopo tutti i presenti sono stati messi
a dura prova, e fra steccatine, stridii, e quant'altro, qualcosa di
buono alla fine è venuto fuori... qualcosa di armonioso e espresso con
il cuore, che ci ha sorpreso. Non basta essere bravi o più
bravi degli altri per i Bhajan, bisogna anche entrare in sintonia ed
armonia con gli altri e questo è un bell'allenamento per il nostro
ego...
Una dimensione nuova si è aperta per
l'espressione della nostra devozione attraverso i Bhajan, una nuova
consapevolezza che siamo un bel gruppo intonato, e abbiamo tanta
voglia di studiare. E questo grazie alla paziente ed amorevole guida
di Indrani e di Antonio, davvero bravissimi, esperti ed attenti ad
ogni cosa.
Le ore volavano e il pranzo ha
interrotto questo piacevole studio, ed è stato offerto e preparato
dalle nostre devote.
Nel pomeriggio abbiamo tutti fatto
visita al tempio Guru Kripa Mandir, a Noicattaro. É stato
emozionante per Swami, accolto dalla famiglia Mungee, e per noi
tutti, sentire le divine vibrazioni che ancora si avvertono in quel
luogo, santificato dalla presenza di Sri Swami Vishwananda. Dopo un
breve Satsang, Swami Pranavananda ha fatto una piccola puja con lo
Shiva Lingam concesso agli italiani, con l'acqua, che poi ha dato a
bere a noi tutti.
Abbiamo riflettuto sulla particolare benedizione
ricevuta in questa regione, dove a distanza di quattro kilometri ci
sono ben due templi!
Nel pomeriggio abbiamo poi proseguito
lo studio dei Bhajan.
Il giorno successivo, domenica, alcuni
devoti con Swami Pranavananda si sono recati alla Madonna del Pozzo
di Capurso, già visitata da Sri Swami Vishwananda nel passato, dove
in un'atmosfera incantevole, in una grotta, hanno potuto percepire
l'energia della Madre Divina.
In mattinata si è concluso il
seminario che ha permesso a ciascuno dei presenti un'evoluzione nel
canto dei Bhajan.
Nel pomeriggio Swami Pranavananda ha
tenuto il suo Satsang, nel quale ha usato parole semplici, non
rivolte alla mente ma al cuore. Il tema bellissimo è stato quello
dell'incontro con il maestro, come preparazione all'incontro del
prossimo aprile con Sri Swami Vishwananda. Erano presenti persone
nuove ed eravamo in tutto circa quaranta. Al termine del Satsang,
Swami ha voluto regalare a ciascuno di noi una piantina di
coloratissime violette, simbolo della vita ed ha avuto parole d'amore
e d'incoraggiamento per ciascuno dei presenti.
Diretta sapientemente dalla nostra
Pustadakarini, in successione c'è stata la pratica dell'Om Chanting,
che ha contribuito a darci un'altra onda d'amore.
In definitiva grazie al grande lavoro
svolto dai devoti di Bari, da Indrani ed Antonio, tutto è andato per
il meglio, al termine del programma non rimaneva che salutarci felici
e con un po' di nostalgia."
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