lunedì 18 gennaio 2010

UN GURU PER AMICO


Mi chiamo Alioscia e desidero in queste righe condividere con voi l’esperienza che ho potuto fare con Guruji e tutte le persone che con grande purezza d’animo operano insieme a lui per aiutare tutti noi a ritrovare la via o a continuare il percorso spirituale.
Devo ringraziare Monia, una cara amica, che dopo aver incontrato Swami in Germania ha voluto condividere con noi amici questa parte del suo cammino, attraverso un articolo pubblicato nel suo blog in cui con grande maestria è riuscita a farmi empaticamente sentire ciò che nel periodo del suo soggiorno ha provato, tanto da esser riuscita a farmi emozionare.
Da quel momento in poi si è accesa in me una scintilla che attimo dopo attimo ha alimentato in me la voglia di conoscere quell’ambiente che sembrava esser stato illuminato da molta luce.
Gli eventi della mia vita nel frattempo continuavano a susseguirsi, ma il tarlo per il viaggio in Germania era sempre più radicato in me.
Finalmente una sera il mio telefono suonò ed Enrico, compagno fedele di molte avventure, mi ha proposto di partire; preparati 4 vestiti e senza dormire, siamo partiti, dovendo affrontare un viaggio di 9 ore tenuti svegli dall’emozione che ci avvolgeva dovuta all’incontro che sarebbe avvenuto con un “uomo” tanto illuminato.
Giunti a Springen, paese immerso nella natura nella quale opera Guruji, un’energia potentissima avvolse da subito la mia mente e il mio cuore.
Ancora non avevo potuto vedere né parlare con nessuno ma era come se mi sentissi teleguidato a continuare ad esplorare, a mettermi in gioco.
In cuor mio decisi di vivere questa esperienza a cuore aperto e senza remore poiché una situazione simile non l’avevo mai provata in vita mia.
I fatti insoliti continuarono a susseguirsi, fummo accolti nel giardino della comunità da Ruchita, (ragazza che si occupa dei gruppi italiani che vanno lì in visita), persona profonda, umile e sincera, che ancor prima di conoscermi si è dimostrata essere pura, capace di capire con grande apertura d’animo chi ero dal primo istante, facendomi sentire a casa fra amici.
Ho potuto comprendere poi che l’accoglienza fatta senza secondi fini con lealtà e amore fraterno è uno dei punti di forza dell’intera comunità; nella nostra società in cui tutti badano solamente al proprio tornaconto considerando le persone nella maggioranza dei casi, solo per i propri interessi personali.
A Springen si vedono persone che ti aiutano, ti abbracciano, ti sorridono, conversano facendo colazione con te senza averti mai conosciuto prima.
Positivamente sconvolgente direi.!!!!
Vorrei parlare ora delle attività di crescita spirituale che si svolgono all’interno della comunità.
Prima di partire ero convinto che vi fossero alcune cerimonie che nel rispetto delle regole della comunità stessa non si potessero evitare.
Ancora una volta son rimasto “sconvolto” , piacevolmente ovvio, nessuno mai mi ha imposto di far nulla: avrei potuto per assurdo restarmene 3 giorni a letto senza che nessuno battesse ciglio.
Mi gettai subito nella mischia senza voltarmi indietro e pensarci, ho quindi partecipato all’OM-Healing, che si può considerare l’inizio della mia ri-nascita spirituale.
Cantando l’OM in compagnia di molte altre persone una coperta di energia mi avvolse il cuore ma la cosa ancor più entusiasmante, e chi pratica OM-Healing lo sa, è che mentre ti ricarichi tu doni anche energia agli altri. Eccezionale!!!!!!!!!!
Subito dopo l’OM-Healing ho avuto la fortuna di poter conoscere Swami durante il Darshan.
Sinceramente non sapevo nemmeno in cosa consistesse questa cerimonia ma sentivo dentro me una voglia indescrivibile di esserci.
Senza mangiare ci recammo all’interno della struttura preposta per l’evento.
Canti, canti, canti, energia, energia, energia, energia facevano spirito di condivisione e crescita spirituale per tutti coloro che vi parteciparono ancor prima dell’arrivo di Guruji.
Quando poi Lui arrivò per stare fra noi e iniziare le benedizioni individuali, il livello di energia in sala si elevò ulteriormente tanto che sembrava quasi di essere in un’altra dimensione; anzi son certo che in un’altra dimensione mi trovavo proprio.
Quando mi trovai di fronte a Swami per la benedizione ero molto emozionato ma riuscii ugualmente a guardarlo negli occhi nonostante il loro magnetismo e la forte carica che da lui proveniva.
Per mettermi a mio agio mi fece uno stupendo sorriso che era luce pura e mi chiese da dove provenissi e come mi chiamassi.


Sembra una cosa banale ma questo evento è stato fondamentale per una riflessione dalla quale la mia vita ha cominciato a cambiare.
Credevo infatti che una guida spirituale tanto illuminata come è Swami Vishwananda, fosse inarrivabile per la gente comune come me, protetto da mille regolamenti o vincoli o che si potesse magari parlargli protetto da un vetro o cose simili ed invece non è assolutamente così, almeno per quanto lo riguarda.
Avevo un desiderio di poterlo incontrare per porgli qualche domanda personale e per un regalo della Madre Divina ciò avvenne dopo la cena del giorno successivo al Darshan, mentre stavo conversando con Ruchita e alcuni amici (tra i quali voglio ricordare in particolare Shankari, responsabile italiana dell’OM Healing, persona attenta all’altro e particolarmente sensibile), che avevo conosciuto a tarda sera.
Guruji entrò in refettorio e un rispettoso silenzio calò sulla stanza. Con estrema naturalezza venne a sedersi al nostro tavolo e con un sorriso ci mise subito a nostro agio scherzando con noi e facendo persino auto ironia su di sé. Di tutte le domande che avevo non riuscii a farne nemmeno una ma dal discorso che mi fece capii che sapeva già cosa avrei voluto chiedergli confermando ed avvalorando la bontà del mio percorso di aiuto alle altre persone mediante i doni che ho, esortandomi a continuare la mia opera. Ciò mi ha reso molto felice perché ancor prima di andarmene lo consideravo già la mia guida spirituale.
Nel momento del nostro incontro non era né in abiti da cerimonia, né con scorta alcuna ne dietro a un vetro proprio perché Swami è un Guru amico e a misura di chi lo incontra, che sa porsi sullo stesso piano di chi gli parla e valutare le singole situazioni cambiando all’occorrenza anche il proprio comportamento.
Un amico per me prima di tutto! Giocare con me e la mia carrozzina è indice spero che anche per Lui forse è così!
Dopo questa esperienza molto è cambiato. da casa divulgo in ogni modo possibile i suoi messaggi e cerco di farlo conoscere nella sua essenza di Guida-Uomo –Uomo- Guida e di guida per l’uomo: cerco infatti di vivere il suo messaggio nella quotidianità, di rispettare e cercare il Divino in ogni forma si manifesti nella vita di tutti i giorni ma soprattutto nelle azioni reali.
Mi sento di dover far qualcosa di più per Swami perché a me ha donato molto e dona molto in ogni istante poiché se pur lontano fisicamente è sempre vicino a me durante le mie meditazioni ma anche nelle vicende che mi accadono giornalmente, per cui ho deciso di collaborare con Ruchita nella gestione e sviluppo del blog italiano di Guruji.
Magari questo articolo potrà, in alcuni passi, sembrarvi sintatticamente poco corretto ma ogni singola parola proviene dal mio cuore e sono lieto di averlo scritto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie di cuore di condividere le tue esperienze, penso e spero che sei un inspirazione per altri. Grazie