domenica 6 luglio 2014

Omaggio a Gurudeva


La Guru gita è un poemetto che esalta la funzione del Guru, volto dell'Assoluto, paradigma di devozione e conoscenza.
Fa parte dello Skanda Purana.
L'autore è ignoto, ma la tradizione ne attribuisce la compilazione al mitico Vyasa.
In essa vengono descritte alcune caratteristiche del guru e s'insiste sul fatto che non c'è differenza alcuna fra il maestro e Dio. E' in virtù dell'umile servizio reso ai piedi del maestro, nutrito da fede/fiducia incrollabile, che si può attingere la purificazione e quindi la liberazione. Senza il suo aiuto compassionevole, la salvezza è dichiarata essere impossibile.
Egli è il mediatore per antonomasia, colui che solo lega l'uomo a Dio, il jiva al Brahman. Se il Guru non trasmette la sua grazia al discepolo, invano quest'ultimo s'affatica.
Il Guru soltanto detiene le chiavi che possono introdurre al tesoro della liberazione. Si dice che la recitazione della Guru Gita porti ad ottenere tutti i vantaggi, non solo materiali, ma, soprattutto, spirituali.

 
Ecco qualche verso del poemetto:

Non c’è verità più alta del Guru, non c’è austerità più purificante che il servizio a Lui, non esiste realizzazione più grande della Sua conoscenza. Omaggi al Guru.
Omaggi al Guru, il mio Signore è il Signore dell’universo, il mio guru è l’insegnante dei tre mondi. Il mio Sé è il Sé di tutti gli esseri.
La radice della meditazione è la forma del Guru. La radice dell’adorazione sono i Piedi del Guru. La radice del Mantra è la parola del Guru. La radice della liberazione è la Grazia del Guru.
Il Guru ha un principio ed è senza principio. Egli è la Divinità suprema. Non vi è nulla di più alto di Lui. Omaggi al Guru.

Guru Gita 74-77

Nessun commento: