mercoledì 2 dicembre 2009

Hiranyagarba lingam: il lingam d'oro




Lunedì 30 novembre 2009, abbiamo commemorato la decisione di Mahavatar Babaji di conservare il proprio corpo fisico immortale allo scopo di aiutare l’evoluzione spirituale dell’umanità. Il programma prevedeva la celebrazione dalle 18,30 di sera in poi. Ma come molti di noi hanno potuto sperimentare nella propria vita, i nostri programmi quasi mai coincidono con i programmi del Divino. Ecco quindi il resoconto di ciò che è successo ieri qui a Springen.

Verso le due di pomeriggio eravamo ancora tutti riuniti nella sala da pranzo quando ci arrivò voce che Guruji era nel tempio e che ci aveva mandato a dire che chi voleva poteva raggiungerlo lì, senza specificarne il motivo. Naturalmente tutti noi ci recammo da Lui. Guruji era evidentemente nei paraggi perché le sue famose ciabattone erano lì (chi è già venuto a trovarci a Springen sa che è segno inconfutabile che Guruji è nei paraggi del tempio o della cappella o della sala delle reliquie quando nell’angolino destinato vi sono le sue ciabatte). Dopo un paio di minuti Guruji apparve tra noi e dopo averci salutati si recò davanti all’altare e fece chiudere le tende che delimitano lo spazio dell’altare dal resto del tempio. I minuti trascorrevano, noi non capivamo cosa stesse succedendo e io decisi di provare a porre termine al susseguirsi dei miei pensieri sul perché ci aveva riuniti lì, chiudendo gli occhi ed interiorizzandomi. Quasi subito percepii un certo trambusto e decisi di aprire gli occhi, giusto per trovarmi davanti ad una scena di grande parapiglia dove Pramoda, Kuru, Satyananda e forse anche qualcun’altro schizzavano dentro e fuori da dietro le tende dove si trovava Guruji. Ad un certo punto le tende vennero aperte e noi potemmo vedere Guruji di spalle, seduto di fronte all’altare e ad una foto di Mahavatar Babaji. Guruji era leggermente chino su se stesso e con una mano coperta da un asciugamano posta davanti alla bocca. In un lampo “capii” ed un pensiero attraversò la mia mente: “Sta materializzando un lingam…” Ma poi mi dissi: “Possibile? Non siamo allo Shivaratri…Forse sta succedendo qualcos’altro…” I miei pensieri furono spazzati via nel momento in cui, improvvisamente, Guruji si voltò: tra le dita reggeva un lingam d’oro della grandezza di un uovo. Ebbi solo il tempo di sussurrare: “Oh my God!” e subito dopo la mia mente si bloccò; per parecchi minuti non esistette null’altro che il lingam, la realtà era solo quella: un magnifico e splendente lingam d’oro in mezzo a noi…Il profondo silenzio venne improvvisamente colmato da Chaturananda, con un dolcissimo bhajan dedicato a Narayana. Guruji, intanto, si era alzato in piedi, aveva avvolto il Hiranyagarba lingam in un fazzolettino di carta e ci stava invitando ad avvicinarci. Eravamo seduti a terra tutto intorno a Lui. Egli si avvicinò ad ognuno di noi e ci pose il Hiranyagarba lingam sulla testa, sul 7° chakra. Personalmente, per tutto il pomeriggio ebbi una sensazione fisica di grande calore e di pressione esattamente dove Guruji aveva posato il lingam. Al termine di questa inconsueta ed indescrivibile benedizione Guruji pose il Hiranyagarba lingam sull’altare e si allontanò dal tempio. Noi tutti rimanemmo a meditare, sino a quando Guruji non tornò dicendoci che avrebbe dovuto di nuovo chiudere le tende per permettergli di celebrare un rituale. Quando le tende vennero nuovamente aperte, il lingam si trovava sull’altare sotto una campana di vetro. Guruji si raccomandò che nessuno toccasse il Hiranyagarba lingam e ci invitò a rimanere nel tempio e a meditare. Ci disse inoltre di avvisare dell’evento gli amici ed i conoscenti, che avrebbero potuto venire a rendere omaggio al lingam prima che questo sparisse, a mezzanotte, dopo le celebrazioni serali.
Le celebrazioni nella caverna di Babaji iniziarono verso le 19,00 e un bel gruppetto di ospiti a cui era giunta la notizia della manifestazione del Hiranyagarba lingam, si era unito a noi residenti. Al termine della puja e dell’abishekam al lingam e ad una piccola murti di Mahavatar Babaji, ricevemmo nuovamente la benedizione con il lingam: in fila ci avvicinammo a Guruji il quale pose il lingam, avvolto in un fazzoletto di seta, sulla fronte di ognuno di noi. Poi ci recammo a rendere omaggio alla grande murti di Mahavatar Babaji offrendogli petali di rosa.
Terminata la celebrazione Guruji ci invitò a meditare sul lingam; ci disse di immaginare prima il lingam d’oro nel terzo occhio e poi di visualizzarlo nel chakra del cuore. Molti di noi rimasero a meditare nella caverna sino alle 23,30, quando Guruji riapparve. Prese il Hiranyagarba lingam, ce lo mostrò ancora una volta, lo adagiò nel palmo delle sue mani, su un letto di petali di rosa e recitando dei mantra rivolti al lingam si recò nella hall principale. Lì ci salutò e uscì seguito da pochissime persone prescelte. Quello che venimmo a sapere più tardi è che dopo aver omaggiato Kali con il Hiranyagarba lingam, nel tempietto della Divina Madre posto all’entrata dell’ashram, Guruji si era ritirato nella sua camera, luogo dove è avvenuta la smaterializzazione del lingam.

Ecco di seguito alcuni stralci del discorso fatto da Guruji prima dell’inizio della celebrazione serale.

“Il lingam non può essere creato da Brama, Vishnu o Mahesh. Ha bisogno di essere creato da un essere vivente.
Sapete cosa stiamo celebrando oggi? Oggi celebriamo la decisione di Mahavatar Babaji di rimanere sulla terra, in un corpo fisico immortale, per aiutare l’umanità. Questo accadeva circa 1800 anni fa. Egli aveva raggiunto quello stato in cui poteva rendere immortale il proprio corpo.
Babaji sarà sempre qui per aiutare l’umanità quando ce n’è bisogno. L’umanità lo ha chiamato per essere aiutata. Ma Egli vi aiuterà anche quando non lo chiederete. Questo giorno di commemorazione è un bel gesto nei suoi confronti.”
(…)
“Il Hiranyagarba lingam è la creazione primordiale di Dio, è Dio stesso. L’intero Universo è racchiuso nel lingam. Tutti noi siamo racchiusi al suo interno.
Perchè adesso? Forse avete notato che nelle ultime due settimane è successo qualcosa. Il mondo sta cambiando. Questo non ha niente a che fare con il 2012. Rispecchia un cambiamento più grande che avverrà più avanti.
Pensavo che le persone stessero cambiando per il meglio. A dir la verità è il contrario. Solo pochi stanno cambiando per il meglio. In questo mondo la consapevolezza è piuttosto bassa. Il lingam aiuterà a dare una spinta in alto alla consapevolezza.
Il lingam si rifletterà sul mondo, non solo su questo centro. Esso ha grandi cpacità di guarigione. Non aiuta a curare solo a livello fisico, ma cura anche l’anima stessa. Forse vi state chiedendo come è possibile che l’anima possa essere influenzata, visto che è pura e divina. È vero. Ma tutte le cose karmiche che da vite intere circondano l’anima la stanno soffocando. Tutti voi che siete qua avete compiuto cose veramente buone, altrimenti non sareste qui. “
(…)
“Secondo i Veda, Hiranyagharba è l’essere primordiale, il seme primordiale da cui Brahma nacque. Secondo Manu, Hiranyagharba era Brahma, il primo uomo, formato dall’indiscernibile Causa Primaria in un uovo d’oro risplendente come il sole. Dopo essere restato un anno nell’uovo, Brahma decise di dividerlo in due parti con il suo solo pensiero e con questi due gusci formò il paradiso e la terra ed in mezzo vi pose il cielo, le otto regioni e la dimora eterna delle acque.”

Alcune cose che Swami ha condiviso con noi riguardo al lingam vanno oltre l’umana comprensione. L’uovo d’oro della creazione semplicemente non può essere compreso appieno. Ma Swami ha ribadito che “il lingam non appare così, senza uno scopo preciso. La sua presenza dona al mondo un grande equilibrio. Visto dalla prospettiva di Dio, questa “interferenza” è minima (A Dio non piace interferire nella sua creazione) , ma per il mondo è qualcosa di importante.”
Si dice che il lingam d’oro abbia grandi poteri di guarigione. Anche la solo foto del lingam d’oro può portare ad una trasformazione interiore. Ma in generale il Hiranyagharba è oltre qualsiasi spiegazione ed oltre la nostra comprensione.

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