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D: Siamo vicini al 2012 e da tempo girano voci di imminenti catastrofi ed epurazione del genere umano vuoi dire qualcosa a quelle persone che provano ansia e preoccupazione per tali notizie?
Guruji: Mi piace questa domanda…me la chiedono sempre tutti!
Non c’è nulla di cui preoccuparsi. Naturalmente il mondo sta cambiando ma il mondo è sempre stato in cambiamento..
Dio ama questo mondo così tanto! Certo a volte deve dare qualche schiaffetto a questo bambino discolo per ricordargli i suoi compiti, ma Egli non è crudele.
Ci sono persone che aspettano la fine del mondo. Ho sentito che vi è un gruppo in America che crede che il 31 maggio il mondo finirà. Che fare? Grazie a Dio oggi è il 27! (giorno dell’intervista ndr). È una setta cristiana americana che crede che il mondo finirà il 31 maggio. L’ho letto su un giornale mentre mi recavo in Israele. Ho riso molto.
E te lo possono spiegare molto bene. Te lo possono anche spiegare scientificamente. Ma non ha assolutamente nessun senso.
La stessa cosa è con il 2012. Arriverà. Le cose cambieranno, succederanno degli eventi ma ne stanno già succedendo. E in futuro ne succederanno di più. Ma il mondo sarà sempre al suo posto.
Ci sono anche alcune persone che credono che nel 2012, esattamente il 21 dicembre 2012 diventeranno tutti realizzati. Va molto bene pensarla così. Se ci credete fortemente, succederà. E Dio non vi rifiuterà. Ma dovete dedicare voi stessi pienamente, completamente, in corpo mente e spirito. Questo è l’abbandono.
D: Com'è avvenuto il primo incontro con Babaji?
Guruji: Il mio primo contatto con Babaji avvenne quando avevo circa 4 o 5 anni, lui mi visitò in ospedale dove fui ricoverato poiché avevo ingerito dei semi velenosi nelle Mauritius. Era in piedi fuori dalla stanza dell'ospedale e regalava caramelle a tutti i bambini. Mi avvicinai e chiesi perché fosse qui e mi rispose che lui era venuto a visitare tutti i suoi figli, poi, piegandosi verso di me, disse: "Lo sai tu chi sei?" Beh, come bambino non mi ero mai posto tale domanda. Successivamente mi disse di osservare una luce dietro di lui. Io provai a guardare ma non potei scorgere nulla. Allora si chinò e mi guardò dritto negli occhi sussurrandomi: "Guarda bene!" In quel momento vidi una aureola brillante come il sole ma al suo interno c'era un'altra luce ancora più brillante.. è stato incredibile! Poi mi disse “Quello sei tu.” Ad un certo punto mi disse che era giunta l'ora di andare in quanto si stava avvicinando l’orario di visita per i genitori e scomparve.
D: Quando incontri Babaji lo fai sul piano fisico o astrale?
Ci incontriamo in entrambi i piani, sia fisico che astrale.
D: Puoi descrivere un incontro con Babaji?
Guruji: No.. è come un tesoro che custodisco nel mio cuore. Forse un giorno lo racconterò se Babaji lo acconsentirà.
D: Può dire quando è successo e il luogo di incontro?
Guruji: Non c'è tempo o un luogo particolare, può accadere in qualsiasi momento e in qualsiasi località.
D: Cosa vuole esattamente da te Babaji?
Guruji: Lui vuole che diffonda l'Atma Kriya, cosa che sto facendo. Ma soprattutto, la cosa più importante che Egli vuole, è che le persone cambino. Non forza nessuno a cambiare ma visto che il mondo sta cambiando le persone devono aprirsi a ciò.
D: Il tuo Guru è Mahavatar Babaji?
Guruji: Sì
Guruji: Babaji è un grande asceta, anzi uno Yogi, che vive in Himalaya, ed è tutt’ora vivente. Ha manifestato se stesso 5 mila anni fa. È stato chiamato qui per essere il Guru dei Guru
D: Lo hai incontrato personalmente?
Guruji: Sì
D:Puoi incontrarlo quando lo desideri?
Guruji: Sì
D: Puoi descrivere fisicamente Babaji?
Guruji: Babaji è alto circa 1 metro 90, magro e con lunghi capelli neri che, quando è in piedi, gli scendono lungo la schiena sino alle ginocchia. La sua bella pelle chiara è sempre perfettamente rasata, forse la sua barba non cresce. Molto sereno e gentile, ma soprattutto molto molto umile e pieno di amore.
D:Fu Lui a contattarti per primo o tu?
Guruji: Fu Lui a contattarmi per primo, in quanto questa è la tradizione. Noi diciamo che è sempre il Guru che cerca i suoi discepoli.
Guruji: Perché se ci si avventura in una foresta senza avere una guida, ci si può perdere per giorni e giorni. Con la mente è la stessa cosa: se ci si avventura nella mente senza una guida che possa condurti fuori, vi potete perdere in questo mondo di maya.
D: Perchè dovremmo andare oltre la mente o nirvana?
Guruji: La mente vi terrà sempre qui, a questo livello, perchè per diventare attiva, essa ha bisogno di un oggetto e quindi vi terrà sempre consapevole dell’oggetto qui.
Per ottenere quello che si chiama nirvana oppure Auto Realizzazione o Realizzazione di Dio, bisogna andare oltre la mente. Per questo in tutte le culture la prima cosa che si dice è di calmare la mente. Ed è per questo che si danno da cantare dei mantra, il Nome Divino, o si dà il rosario. Tutti i Nomi Divini aiutano grazie alle vibrazioni che emanano, e nello stesso tempo calmano la mente. Perché la mente è come un bambino capriccioso: quando gli dai un giocattolo, il bambino si calma e comincia a giocare. Ma il giocattolo non è la meta ultima. Alla fine il bambino getterà via il giocattolo e correrà dalla madre.
D: La mente si può stufare dopo parecchie incarnazioni?
Guruji: Spesso quando ci si reincarna non si ricordano moltissime cose e questo è un bene. Se ci ricordassimo le incarnazioni precedenti e non avessi imparato a gestirle, ad affrontare i ricordi, invece che aiutarci a progredire, ci sarebbe solo di danno.
Guruji: Il Kriya Yoga è una pratica o tipo di sadhana che aiuta a dissolvere il karma passato e quello attuale e ad avanzare più velocemente .
D: Quanti tipo di Kriya ci sono nel tuo insegnamento?
Guruji: Nei miei insegnamenti ci sono 9 forme di Kriya che sono le 9 forme della Bhakti o 9 forme di devozione.
D: Cos'è la malattia?
Guruji: La malattia è una creazione della mente attraverso la paura. In realtà oggi, a parte i batteri che sono ovunque, la radice della maggior parte delle malattie sono opera dell’uomo, sono creazioni dell’uomo. Tutta l'energia negativa che conserviamo e reprimiamo dentro di loro, deve per forza andare da qualche parte e deve per forza uscire dalla parte in cui si è diretta e lo fa manifestandosi come malattia.
D: Ricordi le tue vite precedenti?
Guruji: Tutte
D: Vuoi descriverne brevemente una in cui ricordi qualcosa di importante che hai portato con te in questa?
Guruji: Ogni volta che ci si incarna si porta tutto con sé e non solo una parte. Alcune parti rimangono però quiescenti perchè non sono necessarie. Altre parti si risvegliano per giocare il gioco di questa vita.
Ma io non parlo delle mie vite precedenti perchè non mi piace farlo.
D: Il karma è una punizione divina o un'opportunità per diventare divini?
Guruji: Non esiste la punizione divina; è sempre un'opportunità per diventare migliori
D: Puoi spiegare la reincarnazione come se la spiegassi a qualcuno che non sa nulla a questo riguardo?
Guruji: Dipende da ciò in cui crede la persona; ciò che puoi spiegare è in conformità a questo. Per esempio nella cristianità il tema della reincarnazione non piace molto. Se una persona non crede, come può capire? E non c’è necessità di convincere le persone a credere.
Potete guardare ciò che ha detto Cristo nella Bibbia quando la gente andò da Lui e gli chiese: “Chi è Giovanni Battista? È il profeta Elia?” E Cristo rispose “In verità vi dico, Elia è già venuto ma voi non lo avete riconosciuto.”
C'è anche un altro passaggio famoso, quando portarono a Gesù Cristo un cieco e i farisei gli chiesero: “Dicci maestro qual è il peccato che sta espiando? Perché è cieco? È un peccato dei suoi genitori? È un peccato dei suoi antenati?”
E Gesù rispose: “No, il peccato è suo”.
Ma questo povero uomo è nato cieco, quindi come fa ad essere già peccatore? Quindi è causato da quello che ha fatto prima, nella sua vita precedente.
La cristianità in realtà credeva nella reincarnazione fino al concilio di Nicea, da dove poi è stata rimossa.
D: Com'è possibile liberarci dal ciclo continuo delle reincarnazioni?
Guruji: Attraverso la Sadhana (pratica spirituale ndr) e credendo fermamente che Dio è misericordioso, e non solo affermandolo a parole.
D: Sei a conoscenza di una città spirituale segreta qui sulla Terra chiamata Shambala protetta dalla catena dell’Himalaya?
Guruji:Si
D: Puoi dirci qualcosa su di essa?
Guruji: E' una città segreta quindi non ne dovremmo parlare.Comunque ti posso dire che questa città non è in questa dimensione ma nella terza dimensione.
D: Però è ubicata sull'Himalaya?
Guruji: Nei dintorni.D: Ci sono molte persone che la stanno cercando!
Guruji:Possono cercare fin che vogliono. Ma bisogna trovare la Shambala interiore, prima di essere in grado di trovare la Shambala esterna. La mente è così concentrata a trovare la Shambala esteriore, che non sarà mai in grado di trovarla.
D: Puoi dirci che tipo di attività si svolgono in essa?
Guruji: Si svolgono tantissime attività in quel luogo, ma non sono le attività comuni di qui.
Per esempio i Santi che vivono a Shambala lavorano in una dimensione molto elevata per il benessere del mondo. Anche solo con la loro presenza in quel luogo contribuiscono al benessere di tutto il nostro mondo. Come sono presenti là così possono essere presenti ovunque.
D: C'è una città simile nella zona delle piramidi egizie?
Guruji: No... in Russia.
D: Se tu volessi potresti accedere a Shambala?
Guruji: Ovunque!
Guruji: è abbastanza raro ma è possibile. Ma non accade a uno yogi. Un'asceta può decadere ma uno yogi no. Questo è quello che dice anche Krishna nella Gita ed elogia gli yogi per questo motivo. Nella Gita Krishna dice: “Diventa uno yogi non un asceta”. Uno yogi è al di sopra di ogni cosa.
D: Quindi il termine "yogi" che normalmente si usa è improprio, si dovrebbe dire asceta?
Guruji: Molte persone pensano di essere degli yogi ma in realtà non lo sono perchè sino a quando sono legate alla mente, e specialmente alla mente giudicante “questo è bene questo è male”, sono molto lontani dall’essere degli yogi.
D: Puoi spiegare chi sono i Deva?
Guruji: I Deva sono “fulgori” (manifestazioni splendenti ndr.) del Divino e sono presenti ovunque, in tutte le piccole cose e compiono i loro doveri.
Voi li chiamereste angeli: per esempio agli angeli sono assegnate certe attività. La miglior parola per Deva è “elementi” o costituenti del Divino; essi hanno dei compiti distinti.
D: Tu sei in contatto con i Deva?
Guruji: Si… certo.
D: I Deva abitano anche sul pianeta Terra?
Guruji: Si, vivono sul pianeta Terra.
D: Con dei corpi umani?
Guruji: Qualche volta si manifestano anche con dei corpi umani. Ma raramente, perché non possono compiere i loro doveri se si manifestano. Lo stesso succede per gli Arcangeli: gli Arcangeli non si possono manifestare in forma umana, se non per un breve periodo, perché sono destinati ai loro doveri.
D: Prendono un corpo fisico attraverso il metodo "classico" o ne aggregano uno?
Guruji: Si incarnano normalmente.
Carlo Tessitore, giornalista della rivista, accompagnato da Silvia che ha scattato alcune foto per l’articolo, ha incontrato Guruji e gli ha posto delle domande veramente molto interessati.
Per problemi inerenti l’ambito editoriale, la rivista TOTEM purtroppo non viene più pubblicata e quindi si pensava che i devoti di Guruji dovessero rinunciare a conoscere i contenuti dell’intervista. Con una disponibilità e un’apertura veramente inusuale nel mondo dell’editoria, ci è stato invece dato il nulla osta nell’utilizzo dell’intervista per il nostro blog, decisione impreziosita dalle parole di Carlo “non siamo forse per la libera diffusione degli insegnamenti dei maestri? Questa intervista è per l'intera umanità!”.
Da parte nostra crediamo che non sia comunque stato un caso incontrare persone come Giorgio e Carlo, con la loro sensibilità, disponibilità e apertura, qualità che siamo certi si stanno, forse lentamente ma inesorabilmente, espandendo nella nostra società occidentale e che presto connetteranno tutte le persone portatrici di questi grandi cambiamenti.
Da oggi e nei prossimi giorni posteremo i vari brani dell’intervista.
Domanda: Chi sei tu?
Guruji: Cosa desideri sapere su chi sono io, perché la domanda è molto ampia…
D: Quello che senti di dover rispondere a questa domanda
Guruji: io sono qui per spargere amore. Questo è quello che io sono.
D: Come mai hai deciso di diventare Swami?
Guruji: Nella cultura tradizionale Hindu ci sono diversi modi di diventare Swami, si può studiare e diventare Yani Swami che è uno Swami che diffonde la conoscenza. E c'è un altro tipo di Swami: essere nati come Swami. Anche se si nasce per fare un determinato lavoro devi comunque essere iniziato perché non si può semplicemente dire che si è uno Swami. Perchè sono diventato Swami? Non ho scelto io di esserlo ma è stata la Volontà Divina a decidere che lo fossi e il mio Guru Mahavatar Kriya Babaji ha scelto che lo divenissi.
D:Qual è il tuo messaggio al mondo occidentale?
Guruji: Il mio messaggio al mondo occidentale e al mondo intero è l'amore. L’amore è semplice, è facile.. non hai bisogno di cambiare nulla per amare. Spesso quando le persone parlano dell’amore dicono: “O santo cielo, se devo amare Dio devo cambiare questo e quello” No, non c’è bisogno di cambiare nulla, si deve solo amare.
E il messaggio per il mondo, specialmente per il mondo occidentale, è quello di uscire dalla mente ed essere nel cuore.
E ciò che Cristo ha sempre detto: non giudicate e non sarete giudicati. Questo invece è quello che la gente fa più spesso, nella vita di tutti i giorni: giudicano continuamente, ogni cosa, e ci si rende così schiavi di sé stessi.
Durante un workshop sullo Sri Yantra tenuto a Mosca, Guruji ha raccontato dell’apparizione di un enorme Sri Mantra sul letto di un lago prosciugato nell’Oregon (USA). Il primo a notare l’incedibile apparizione è stato un pilota della Air National Guard, in sorvolo sulla zona il 10 agosto 1990. lo Sri Mantra misurava un miglio di larghezza ed era inciso sul lato est del letto prosciugato del lago di Steens a circa 70 km sud est di Burns, Oregon, in una zona conosciuta come il bacino montano di Mickey. La misteriosa incisione venne identificata come un’antica icona indù, lo sri Yantra.
Un enorme e perfettamente formato antico mandala indù chiamato Sri Yantra è stato scoperto inciso nel letto di un lago asciutto da un pilota della Air National Guard durante un normale allenamento eseguito in una base vicino a Boise, Idaho. Questo simbolo misura più di un quarto di miglio di lunghezza (0,4 km), e consiste di oltre 13 miglia (21 km) di linee incise della profondità di 25 cm nel fango impattato. Un gruppo di 5 artisti provenienti dallo Iowa ha cercato di rivendicare la responsabilità dell’apparizione del simbolo dicendo di aver scolpito l’intero disegno durante un periodo di nove giorni. Ma nessun pilota o chiunque altro ha riferito di aver visto durante i loro sorvolamenti una qualsiasi fase della supposta costruzione. Le analisi della formazione delle linee dello yantra ha indicato che il terreno era stato rimosso, mentre il metodo utilizzato come dimostrazione dagli artisti dello Iowa, ha prodotto piccoli tumuli di terra su entrambi i lati delle linee.