lunedì 26 settembre 2011

MahaKali: con Lei è la forza vittoriosa del Divino

I primi tre giorni del Navaratri sono dedicati a Kali, dea della distruzione e della ricreazione. Preghiamo Kali di distruggere tutte le nostre mancanze e di annullare gli istinti animali che si manifestano nella nostra natura. Ella é anche il potere che protegge la nostra sadhana dalle facili distrazioni e dai numerosi ostacoli. Questi tre giorni sono un periodo di purificazione per abbandonare tutto ciò che non vogliamo sul nostro cammino; essi caratterizzano il primo stadio della distruzione delle impurità, ci aiutano nel nostro sforzo di essere determinati e rafforzano la nostra lotta nell'estirpare le tendenze negative.

La forza e l'energia sono i poteri di Mahakali. Vi è in Lei un'intensità dominante, una divina violenza che si slancia per spezzare ogni limite e ogni ostacolo. Essa è per la prontezza, l'operazione immediatamente efficace, il colpo rapido e diretto, l'assalto frontale che tutto sbaraglia. Terribile è il suo volto per l'asura, pericolosa e spietata la sua disposizione verso coloro che odiano il Divino, poiché è la guerriera dei mondi che mai retrocede davanti alla battaglia. Intollerante della imperfezione, tratta rudemente nell'uomo la cattiva volontà ed è severa per chi si mantiene ostinatamente ignorante e oscuro; il suo corruccio è immediato e terrificante contro il tradimento, la menzogna e la cattiveria; il malvolere è colpito all'istante dalla sua punizione. Essa non tollera nel lavoro divino l'indifferenza, la negligenza e la pigrizia e fustiga immediatamente, per risvegliare col dolore il dormiglione intempestivo e ritardatario. Gli impulsi rapidi, diritti e franchi, i movimenti senza riserva e assoluti, l'aspirazione che sale come una fiamma, sono l'andatura di Mahakali. Il suo spirito è indomabile, la sua visione e la sua volontà arrivano in alto e lontano come il volo dell'aquila, i suoi piedi sono rapidi sulla via ascendente e le sue mani si tendono per colpire e soccorrere, giacché essa è pure la Madre; il suo amore è tanto intenso quanto il suo corruccio, e la sua bontà profonda e appassionata. Allorché le è per messo d'intervenire con tutta la sua energia, spezza in un istante gli ostacoli che immobilizzano l'aspirante o i nemici che l'assalgono. Se la sua collera è terribile per l'ostile, e la veemenza della sua passione penosa per il debole e il timoroso, è amata e adorata dal grande, dal possente e dal nobile, poiché sentono che i suoi colpi martellano e trasformano in energia e in perfetta verità ciò che della loro materia è ribelle, raddrizzano ciò che è falso e perverso ed espellono ciò che è impuro e difettoso. Nulla può soddisfarla che non raggiunga le estasi supreme, le altezze più sublimi, le prospettive più vaste, gli scopi più nobili. Con Lei è dunque la forza vittoriosa del Divino, ed è mediante la grazia del suo fuoco, della sua passione e della sua rapidità che il grande compimento può aver luogo ora, invece che più tardi.


“La madre è amorevole, ma una madre può anche essere rigorosa e disciplinata. Spesso guardiamo la donna come fragile, non poi così forte. Gli uomini pensano sempre a se stessi come i più forti. È solo un'illusione, perché quando una donna si arrabbia, in cosa si trasforma? In BhadraKali, no? E da dove viene questo potere? Voi lo sapete vero, Mataji? Siete delle esperte in questo. Maa è molto calma, ma ha aspetti diversi.

Come si diceva ieri, se si ha questa negatività dentro di sé, non si vedrà mai Maa nel suo aspetto calmo. La vedrete sempre nel suo aspetto terrificante. (…) Questo aspetto terrificante è la vostra negatività, la negatività della vostra mente. Ecco perché Lei appare terrificante. Se la vostra mente è pura, anche se Bhadrakali arriva di fronte a voi, sarà bella come tutte le altre dee. Ma quando guardate Maha Kali, quando guardate la sua immagine, è terribile vedere come Ella è, vero? Alle Mauritius molte persone dicono: "Sai Swamiji, non ci piace pregare Kali." Io gli chiedo: "Perché?" E loro: "Abbiamo paura di lei." Beh ... perché avere paura di lei? Lei è la Madre.”

Sri Swami Vishwananda

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