venerdì 23 settembre 2011

Shiva-Shakti o Prakriti-Purusha


Nello Skanda Purana, Indra, il re degli dei, chiede a Vishnu in che modo Brahman proietti se stesso come maschio e femmina.

Vishnu risponde: “Ascolta o Indra, il maschile e femminile sono principi eterni coinvolti nella proiezione dell’universo. Non sono mai separati. Fondamentalmente sono uno. Come l’oro e l’ornamento che ne viene fatto, sono uno". Questa esitenza due-in-uno è conosciuta come Purusha e Prakriti o Shiva e Shakti. È qualcosa di simile alla dinamo e alla forza che si carica. L’uno è impotente senza l’altro. Shiva e Shakti sono due poli opposti, inseparabili. Nella mitologia indù Prakriti e Purusha o Shiva e Shakti sono sempre insieme, anche se in ciascuno predomina secondo il suo stadio di evoluzione.


Devi o Shakti presuppongono tutte le forme esistenti di conoscenza presente, passata e futura. Lei è l’aspetto creativo di Brahman. È attraverso di Lei che l’Uno diventa molti. Lei è l’Adi Shakti, la forza primordiale, e la prima emanazione del potere dall’Assoluto, Brahman. Lei è il grembo dell’ universo. Da Lei deriva l’intera manifestazione di miriadi di forme. Dalle stelle ai lombrichi, dal mare alla goccia di rugiada! Lei è l’energia cosmica. La materia non è altro che energia in movimento come la fisica moderna è giunta a riconoscere. Spirito e energia sono inseparabili. Essi sono essenzialmente uno. Essi sono come il fuoco e il calore.

Nel linguaggio poetico si dice che Prakriti, o l’energia incarnata del Supremo, comincia ad agire a un semplice sguardo di Purusha. Questa manifestazione è la sua danza di estasi per la gioia di essere in grado di agire per suo Signore. Il sole è la sua gloria e la luna il suo bagliore. Le stelle sono i gioielli tra i capelli e la luce della luna il suo splendore.

La potenza della Madre o Energia Divina ha molte forme e simboli. Tutta la bellezza e tutta la bruttezza scorrono da Lei. Lei è “Mahakali”, la distruttrice che sradica il male, i malvagi e i torti per ripristinare il bene e la giustizia. Come sostenitrice, essa è “Mahalakshmi” che dà felicità, prosperità, ricchezza e benessere materiale. Infine, come saggezza suprema, essa è “Mahasaraswati”, che nutre tutte le facoltà creative, l’arte, la musica, la danza e la creatività. Come Mahakali, essa viene antropomorfizzata come “Shaktirupa”, l’energia dalle molte braccia (da quattro a diciotto) che portano armi, ognuna delle quali è strumento di distruzione del male e di protezione del bene. Ma quelle stesse braccia portano, nell’avatar Mahalakshmi, anche il loto che è dono dell’acqua e della terra ed è simbolo dell’abbondanza e della vita ma che è, a sua volta, tratto distintivo dell’avatar Mahasaraswati, che proprio il loto cavalca, rendendolo anche simbolo di purezza, castità e conoscenza individuale.