giovedì 27 febbraio 2014

La notte della Grazia Divina

“Shivaratri” significa “la notte di Shiva”, ma anche “la notte in cui si riversa la Grazia Divina”. Questo perché la tradizione indiana indica che soprattutto in questa occasione l’essere umano dovrebbe adorare Shiva colmo di devozione , per tutta la notte. Proprio in questa notte si rimane svegli, invocandoLo con tutto il cuore e con uno slancio incontenibile. Fare qualcosa d’altro allora (come chiacchierare, leggere, ecc.) giusto per restare svegli non sarebbe di alcuna utilità. Mentre passare la notte di Shivaratri adorando Shiva ci santifica e riempie di Grazia Divina tutta la nostra esistenza.
L’insegnamento spirituale che ci offre la notte di Shivaratri è quello di farci nutrire solamente pensieri puri ed elevati, per essere cosi sempre ricolmi di stati divini. Proprio per questo dobbiamo cercare soprattutto in questa notte sacra di diventare una sola cosa con Dio, realizzando cosi pienamente uno stato divino, grazie alla rivelazione del nostro Sé Supremo (Atman). Se allora invocheremo costantemente la presenza del Divino, arriverà anche (al momento opportuno) la consapevolezza della divinità che è già in noi. Per quante cose possano possedere, gli uomini soffrono, il più delle volte per la mancanza di una pace interiore profonda, ma anche per l’assenza di grazia nella loro esistenza; entrambi gli aspetti li possiamo ottenere solo da Dio . È soprattutto per questi doni spirituali che la gente dovrebbe pregare. Una volta ottenute la pace profonda e la grazia, il resto verrà da sé, sempre per Grazia di Dio. E tutti dovrebbero essere sempre colmi dell’adorazione di Dio, poiché tutti gli altri desideri in fondo non hanno  alcun valore.

 
“Cos'è Shivaratri? Shivaratri è quando vi dimenticate della vostra mente e la sciate che si concentri solo sul Divino.Questo è ciò che in realtà è Shivaratri - vi elevate e risvegliate davvero quello che c'è nella vostra interiorità”.

 Swami Vishwananda

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