giovedì 5 maggio 2011

Mantra (Yagna)


Sin dai tempi vedici, il suono è stato utilizzato attraverso il canto dei mantra per purificare e per stabilire l'armonia con la natura. Alcuni mantra sono usati per risvegliare l'individuo a certi stati di consapevolezza mentre altri sono utilizzati per bilanciare e purificare l'ambiente circostante prima di effettuare puja o preghiere. I mantra utilizzati durante lo yagna servono a richiamare la divinità e chiedere il loro aiuto nello svolgimento del rituale, a pulire e purificare le 4 direzioni (nord, est, sud, ovest) e tutte le persone presenti allo Yagna, a ridurre l'influsso astrologico dei 9 pianeti (astrologia vedica), ad aiutare le persone malate o che hanno lasciato il corpo di recente, a portare beneficio a tutte le persone malate e ai luoghi.

I Mantra sono considerati suoni archetipali. Quello che simbolizzano dipende dal contesto e dalla mente della persona che li ripete. Studi sul simbolismo dei suoni hanno dimostrato che i suoni delle vocali hanno un significato che se ne sia consapevoli o meno. È inoltre possibile svelare un simbolismo situato su più livelli, associato a ogni suono.
Il potere dei mantra è collegato alla Teoria Vibratoria che sta alla base della creazione dell’Universo, formulata da saggi indiani millenni fa e poi ripresa ultimamente dalla fisica moderna, teoria secondo cui l’intero mondo fenomenico consiste di vibrazioni. Tutte le cose che noi vediamo nel mondo fenomenico in realtà è energia che vibra; la vibrazione più bassa è la materia percepibile con i sensi mentre man mano che saliamo di livello, di vibrazione e quindi di energia, abbiamo ciò che non viene percepito dai sensi, quindi le emozioni, lo stato mentale, l’anima.
I mantra non sono semplicemente l'espressione fonetica di un cerimoniale privo di significato; nessuna espressione vocale è completamente priva di significato, bensì vibrazioni, che, ripetute opportunamente, hanno effetti generalmente positivi su mente, corpo e spirito.

Nessun commento: