sabato 7 maggio 2011

Recitare il mantra per avvicinarsi al Divino



Quando pratichiamo il mantra stiamo richiamando il più grande potere che siamo in grado di concepire: possiamo chiamarlo Dio, il Divino, il Sé Interiore, l’Atma qualunque nome gli attribuiamo, con il mantra stiamo richiamando la parte migliore che c’è in noi. E’ una pratica che si riscontra sia nelle religioni occidentali, dove prende il nome di Nome Santo, sia nella religione induista che in quella buddista, dove prende appunto il nome di mantra.


Tutte le grandi religioni hanno prodotto potenti formule spirituali per poter richiamare questa Realtà Ultima che, nella tradizione cattolica e in molte altre (soprattutto in quelle ortodosse), prende il nome appunto di Nome Santo o Nome Divino. Queste formule fanno parte di una più vasta serie di preghiere anche se il mantra non è una vera e propria preghiera; con la preghiera, infatti, noi chiediamo qualcosa, mentre con il mantra cerchiamo di avvicinarci al Divino. Il mantra ha anche una funzione calmante a livello mentale ed è uno dei modi più semplici per manifestare la presenza del Divino. La ripetizione del mantra è una antica tecnica dinamica con la caratteristica di possedere un potere cumulabile, infatti più lo si ripete più esso affonda le proprie radici nella nostra coscienza tanto che continueremo a ripeterlo mentalmente senza nemmeno rendercene conto.

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