mercoledì 9 settembre 2015

Corso sulla Shreemad Bhagavatam - Giorno III parte I

Nel terzo giorno del corso sulla Shreemad Bhagavatam, Sri Swami Vishwananda ha parlato di molte storie dei grandi bhakta dei tempi antichi - re, saggi, e famiglie che hanno sviluppato una straordinaria devozione per Dio.

Condivideremo gli esempi più avanti in questo post, ma il tema è lo stesso: il Signore è sempre presente, ed è sempre con ogni singola persona. Nonostante le difficoltà, e non importa quali purificazioni subiamo nel cammino verso la realizzazione del Signore, Egli è con noi e si prende cura di noi, costantemente.

Poichè sono tante le belle storie che Swamiji ha raccontato durante il corso, le racconteremo in due post.

Argomenti del Giorno 3

  • Anche alcuni santi hanno difficoltà a rinunciare al mondo esterno: molti santi, come Annamacharya, Ramadasu - anche se sono nati con un grande merito spirituale proveniente dalle loro vite passate - hanno dovuto passare attraverso grandi prove durante la loro vita. Tuttavia, quando hanno ricevuto la grazia, si sono realizzati. Swamiji ha parlato di questo in relazione alle nostre lotte sul sentiero spirituale: raggiungere tale grazia è il motivo per cui siete nati.
  • Ci sono tre verità: Dio, il Guru e voi. Tutto il resto è illusione.
  • Dhruva, un principe bambino che divenne asceta: Il pronipote di Brahma venne cacciato via dalla sua famiglia. Per riguadagnarsi l'amore della sua famiglia, Dhruva andò nella foresta per fare intense penitenze, e finì per guadagnare molto di più - la Grazia del Signore stesso.
  • Re Puranjana e la città con nove porte: Narada Muni istruì il re Prachinabarhi riguardo lo scopo principale della vita, raccontandogli una storia sulla città con nove porte. (verrà pubblicata nel prossimo post)
  • Commento al canto "Bhaja Govindam": Swamiji ha parlato del famoso canto di Adi Shankaracharya, di come una vita passata ad accumulare conoscenze per la mente è inutile: l'unica attività che libererà l'anima è il canto dei santi nomi di Dio.
  • Rishabhadev: Abbiamo imparato a conoscere la vita della incarnazione divina Rishabhadev, fondatore del Jainismo, e re straordinario che ha fatto fare grandi progressi agli uomini dell'antichità come legislatore. Lasciò il suo regno ai suoi 100 figli, e viaggiò per il mondo diffondendo gli insegnamenti sulla grandezza del Signore. Insegnò al popolo non-violenza, lo "Yam" e "Niyam" della vita - il "fare" e il "non fare", dicendo però che non si deve dimenticare il Creatore - che la gente dovrebbe pregare Narayana perché è la salvezza finale.
  • Saggio Bharata: Bharata è stato il primo de 100 figli di Rishabhadev. Tutti i figli erano persone virtuose, ma quando Rishabhadev diventò vecchio e decise di lasciare il suo regno per iniziare l'ascetismo, chiamò Bharata come sovrano. Bharata governò per un lungo periodo di tempo, giustamente e saggiamente, diventò anche lui vecchio, e si ritirò nella foresta. Divenne un grande saggio attraverso la pratica di molta penitenza. Una volta, si imbatté in un piccolo cervo senza madre e provandone pietà, lo allevò con grande cura e affetto. Quando il cervo crebbe, continuò a prendersi cura di lui,e raramente se ne allontanava. Lo curò così tanto, che, al momento della sua morte il suo ultimo pensiero fu per questo cervo. A causa di questo ultimo pensiero, si reincarnò come cervo! Per i punya guadagnati con le sue preghiere, fu in grado di ricordare la sua ultima vita, e il suo errore, e rinnovò il suo punto di riferimento per il cammino spirituale, al fine di raggiungere il Signore.
  • Inferno e perdono: Dopo aver sentito parlare della caduta del saggio Bharata in una nascita animale, Swamiji ha parlato dei diversi livelli dell' inferno, delle azioni che portano le persone a ogni livello, e lo scopo di tale sofferenza. Swamiji ha raccomandato (come ha fatto in passato) di leggere il Garuda Purana, dove si parla di questo argomento molto a fondo. Ha dato una breve spiegazione di ogni livello, e ha parlato dell'importanza della ricerca del perdono e dell' espiazione: se si ha una devozione assoluta per Narayana e il rimpianto per qualunque peccato si sia fatto, il rimpianto stesso diventa l'espiazione.
  • Achamila: Un Bramino che viveva in conformità con tutte le buone regole di vita, cadde in uno stile di vita peccaminoso. Per "coincidenza", con il suo ultimo pensiero prima di morirechiamò suo figlio che si chiamava Narayana. Attraverso il santo Nome del Signore ottenne una seconda possibilità nella vita e, questa volta, raggiunse il cielo.



Dhruva - uno splendente esempio di bhakti

Dhruva era nato in una famiglia reale, come nipote di Swáyambhuva Manu - il primo uomo di questa era - e pronipote di Brahma. Il padre di Dhruva, re Uttanapada, aveva due mogli: Suniti, e Suruchi.

La Regina Suruchi, favorita del re, aveva un figlio di nome Uttama, e la regina Suniti aveva Dhruva.

Una volta, Dhruva vide Uttama seduto sulle ginocchia di suo padre, e aveva  voglia di sedersi anche lui . Cominciò a salire sul trono per unirsi al suo fratellastro, quando la regina Suruchi lo fermò e lo sgridò per averci provato. Spiegò a Dhruva che poichè era nato dalla regina meno favorita  del re, non sarebbe mai stato degno di stare accanto al suo fratellastro sulle ginocchia del loro padre (sul trono del re).
Dhruva ci restò molto male, ed andò da sua madre per avere qualche soluzione al suo dolore. Lei gli disse che, nonostante le parole della Regina Suruchi fossero pungenti, Dhruva non sarebbe stato in grado di risolvere il problema andando al re o da lei. Gli suggerì che avrebbe dovuto andare a fare penitenza, a pregare il Padre di tutti - Narayana.

Dhruva lasciò il palazzo per andare nella foresta per fare penitenza. Aveva solo 5 anni. Si sedette nel deserto, e cominciò a cantare: "Om Namo Bhagavate Vasudevaya".
Devarishi Narada, che aveva sentito questa notizia sul piccolo principe, gli si avvicinò, e gli consigliò che aveva intrapreso un viaggio folle che non poteva portare a termine. Era solo un bambino! Il suo obiettivo avrebbe dovuto passare attraverso le quattro fasi della vita, i quattro ashram, ma qui, lui era saltato direttamente nell'ultima fase - la rinuncia al mondo nella ricerca del Divino - e stava cercando di completare quello che molti yogi non erano stati in grado di raggiungere, dopo molte vite di dura penitenza!

Narada gli disse di rinunciare, tornare al regno, provare questo percorso quando fosse stato più vecchio.

Dhruva rispose con rispetto a Narada,  dicendo che era determinato a completare il percorso che aveva scelto. Chiese a Devarishi che gli insegnasse come raggiungere la Grazia del Signore.

Narada, toccato dalla volontà del ragazzo, istruì Dhruva su come cantare i Nomi Divini. Dhruva iniziò subito, e con una intensa concentrazione, raggiunse un profondo stato di meditazione sul Signore in un tempo molto breve.

Attraverso la sua penitenza, anche i deva, tra cui Indra, il re dei deva, diventarono nervosi. Indra immaginò che Dhruva stesse facendo così tanta penitenza per sopraffare i deva. Vedendo questo, Narayana stesso spiegò loro che le motivazioni di Dhruva erano pure - se avesse voluto un guadagno materiale, avrebbe pregato  Brahma o Shiva.

Infine, Bhagavan, vedendo l'intensità del suo amore, apparve di fronte a lui e lo benedisse. E Mahavishnu prese Dhruva in grembo. Così Dhruva era nella beatitudine. Ebbe questa grande gioia dentro di lui.


Ieri stavo dicendo che una volta che si cresce, non si piange per Dio, no? Solo il bambino piange. Quando il bambino nasce, la prima cosa che fa è iniziare a piangere: "Oh mio Dio, sono tornato di nuovo in questo mondo", no? E il bambino, non ha bisogno di fare nulla. Ha solo bisogno di piangere, e la madre correrà, e il padre accorrerà elo faranno automaticamente . La stessa cosa è con Dio. Qui dice: "Ora che sei cresciut, sei così orgoglioso di sapere così tante cose." Ha detto: "No, lascia perdere questo! Sii come un bambino! "
Nella Bibbia Cristo  ha anche detto, "Per entrare nel regno di Dio bisogna essere come bambini." Ha detto qui, "Siate di nuovo come un bambino, piangete per lui, chiamate Lui!" Quando sente la tua sincerità, quando Sente il tuo grido sincero ovunque Egli si trovi ... sai, egli può essere in Vaikunta, Goloka, dovunque sia ... Lui verrà. Ma quel grido deve aver la bhakti dentro. Deve avere questo desiderio dentro. Questo è quello che Lo attirerà lui. Questo è ciò che lo rapirà da dovunque si trovi. Sapete, è così facile. Avete solo bisogno di piangere con devozione. Avete bisogno di piangere con amore.

Mahavishnu benedisse Dhruva mettendo la sua conchiglia sulla guancia del ragazzo. Dopo aver raggiunto questa Grazia del Signore, Dhruva tornò al regno. Suo padre era stato in un grande stato di rammarico, pensando a come aveva trattato suo figlio senza compassione, e aveva mandato l'esercito per cercare Dhruva mentre lui stava meditando. Swamiji ha collegato il ritorno a casa di Dhruva alla storia biblica del figliol prodigo.Al ritorno a casa, Dhruva andò da suo padre e dalla  sua matrigna, e si prostrò ai loro piedi - per Dhruva, è stato a causa delle loro azioni che se ne era andato e aveva  ricevuto la grazia del Signore.Più tardi, Dhruva fu incoronato come  re, e suo padre andò nella foresta per fare meditazione e penitenza. Dhruva sarebbe passare attraverso battaglie con demoni e yakshasas, avrebbe ricevuto un dono da Kubera, e avrebbe governato il regno con pietà e devozione per molti anni. In tutto questo, lui fu così radicato nel Nome di Narayana che niente poteva muoverlo.Alla fine della vita di Dhruva, Narayana stesso venne a riceverlo. Suniti, la madre di Dhruva, raggiunse il paradiso. Attraverso la benedizione di Brahma, a Dhruva venne dato il posto della stella del nord - la "stella polare" del cielo boreale, a cui tutte le altre stelle ruotano intorno.Swamiji ha detto che questa storia è un richiamo per noi per raggiungere la consapevolezza di Dio. Una volta che viene raggiunta, nulla vi può smuovere.



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