giovedì 7 aprile 2011

Chiarire i propri dubbi (Satsang)


Molti si chiederanno perché vi è la necessità dei Satsang (incontro spirituale) visti i numerosi testi spirituali, le migliaia di testi sacri riguardanti la spiritualità ormai disponibili ovunque. Il motivo è che non importa quanto si è forniti di informazioni teoriche riguardo alla spiritualità; si può non essere in grado di praticare correttamente la Spiritualità se prima non si chiariscono i propri dubbi.
Spesso non è facile chiarire i propri dubbi ascoltando discorsi spirituali, conferenze, o semplicemente attraverso la lettura dei testi sacri. La natura del satsang non è di fare un discorso generale; qui le persone sono incoraggiate a porre domande di interesse specifico e quasi la metà del tempo viene speso nel chiarimento di questi dubbi.
La conoscenza spirituale teorica è impartita attraverso i vari testi sacri. Tuttavia la spiritualità è una scienza pratica. Più velocemente si mette in pratica questa conoscenza teorica e più velocemente si avanzerà verso il divino.

Una volta, un "saggio" che molto si vantava del proprio sapere, si trovò ad attraversare in barca un ampio e bel fiume. Mentre volgeva lo sguardo verso l'attraente panorama, attaccò animatamente discorso con l'allegro e simpatico barcaiolo, che remava al suo fianco con vigore e destrezza. - Allora, giovanotto, sa fare qualche cosa? -
- Io? So remare, nuotare e pregare.
- Ma non sa di filosofia? -
- Neanche ne ho mai sentito parlare.
- Ah! Amico mio! Allora lei ha perso un quarto della sua vita.
Non contento, il "saggio" continuò con una nuova domanda: - E ha studiato la fisica? -
- Neanche questa, no - rispose ridendo l'umile rematore.
- Allora ha perso due quarti della sua vita.
Insistendo nuovamente, il "saggio" gli fece una terza domanda: - Ha imparato la matematica? -
- No.
- E l'astronomia? E la grammatica?...
Per tutte queste domande il povero barcaiolo aveva la stessa risposta: - No!
- Allora, mio caro, lei ha già perso tre quarti della sua vita.

Navigavano così, distratti dalla conversazione, senza accorgersi che la barca avanzava con rapidità in direzione di uno scoglio. Ci fu un impatto violento, la barca si spaccò e cominciò ad affondare. La riva del fiume era ancora molto lontana... Il barcaiolo, sapendo nuotare, si buttò in acqua senza alcuna esitazione, lottò contro la forte corrente e riuscì a mettersi in salvo sull'altra riva del fiume.
Lo stesso, però, non accadde al “saggio”. Terrorizzato, egli guardava ora l'acqua, ora la riva, senza sapere che cosa fare per uscire da quella pericolosa situazione.
Allora il barcaiolo, esausto, ma ormai ben sicuro sulla terraferma, gli gridò: - Signor filosofo, sa nuotare? -
Lo studioso rispose: - Ho letto diversi libri sul nuoto e ho raccolto molte informazioni, ma non so nuotare.-
Così, visto che sapeva nuotare, sopravvisse solo il barcaiolo.

La conoscenza teorica dello studioso non gli fu di nessuna utilità. Allo stesso modo, per essere in grado di attraversare felicemente questo vasto oceano della vita, è più utile praticare la spiritualità e non solo acquisire conoscenze verbali. La scienza, la cultura, la filosofia sono valori umani preziosi e necessari, a patto che si fondino sull'esperienza.

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